Grandi carnivori, l’esito del referendum

La scorsa settimana nei comuni delle Giudicarie si è tenuta la consultazione popolare sulla presenza dei grandi carnivori sul territorio. Il referendum, romosso dalla comunità di valle in collaborazione con le amministrazioni comunali, aveva un quesito chiaro:
„Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi,
in zone densamente antropizzate quali la Val Rendena, le Giudicarie esteriori, le Giudicarie centrali e la Valle del ChieseÂ
sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica ed un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?“
Alla chiusura dei seggi è seguito lo scrutinio; nella serata di ieri la Comunità delle Giudicarie ha ufficializzato i risultati: affluenza al 43.70%; il SI ha stravinto con una precentuale „bulgara“, raggiungendo il 97.47% dei voti; NO al 2.30%, schede bianche e nulle 0.23%
Esito prevedibile, dicono i referenti locali del Comitato Andrea Papi: un’affluenza in linea con le ultime consultazioni elettorali, considerando anche la diversa pubblicizzazione del referendum. Molti comuni hanno fatto la loro parte, per esempio Tre Ville e Borgo Lares, che hanno inviato a tutti i cittadini una comunicazione di invito al voto con le modalità di partecipazione e gli orari di apertura dei seggi; altri, invece, hanno disatteso quanto promesso, limitandosi all’affissione della convocazione agli albi.
A partecipare al voto è stata soprattutto la parte di popolazione che avverte maggiormente il pericolo dato dalla presenza diffusa sul territorio dei grandi carnivori. Da sottolineare il 63.44% di votanti (con il 99.15 di SI) a Castel Condino; il 61.80% con il 99.73 di SI a Borgo Lares; ma anche il 54.88 di Porte di Rendena e il 54.35 a Valdaone. In negativo, si segnala il 26,73 di partecipazione a Fiavè. Il risultato più eclatante per il SI resta quello di Borgo Lares, mentre i NO arrivano al 5% a Stenico, Pelugo e Massimeno.  Di seguito la tabella completa dello scrutinio.
Al di là di tutto, resta il fatto – innegabile – che su 29358 cittadini maggiorenni residenti in Giudicarie, ben 12500 ritengono che la presenza massiccia di grandi carnivori sul territorio sia un pericolo, e si sono presi la briga di dirlo in maniera ufficiale, affermano fra le righe anche che non si vogliono sotterfugi e soluzioni „estemporanee“, ma azioni coordinate e normate dalla legge, come possono essere solo l’abbassamento ulteriore dello stato di protezione e la caccia di selezione.Â
12500 persone sono veramente tante. Il segnale alla politica locale, italiana ed europea è pertanto chiaro.  Un segnale che – almeno per quanto riguarda il lupo – pare cominci ad essere recepito.






