Evoluzioni aeree

Show non da tutti gradito sull’aeroporto Gianni Caproni di Mattarello, a Trento, durante l’undicesima edizione di Festivolare. Il pubblico trentino costretto a subire il passaggio della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare italiana. Date le caratteristiche della valle dell’Adige i velivoli, gli MB 339 della Pan, non possono fare particolari figure. Gli aeromobili fanno così dei sorvoli, con la formazione di nove aerei disposti ad alona, e poi si assiste alla trasformazione a rombetto. E allora? A chi giova? Le esibizioni acrobatiche degli aerei saranno anche uno spettacolo per alcuni affascinante. Il rombo dei motori, le evoluzioni nel cielo, le scie colorate che disegnano traiettorie perfette catturano l’attenzione e l’entusiasmo di grandi e piccoli. Ma dietro a questi momenti di stupore collettivo si nasconde una verità scomoda, che raramente viene messa a fuoco: il costo ambientale di queste esibizioni è altissimo, e sempre più difficile da giustificare. In un’epoca in cui si chiede a tutti – cittadini, aziende, governi – di ridurre le emissioni, risparmiare energia e cambiare stile di vita per contrastare la crisi climatica, vedere jet militari bruciare tonnellate di carburante per uno show di pochi minuti suona come una beffa. Ogni esibizione aerea comporta: Emissioni massicce di COâ‚‚ e gas inquinanti, che contribuiscono al riscaldamento globale e peggiorano la qualità dell’aria; Un enorme consumo di carburante fossile, che va completamente sprecato in manovre prive di qualsiasi utilità pratica.
Un messaggio culturale discutibile, che celebra la potenza e la velocità in un momento storico in cui bisognerebbe esaltare la sostenibilità , la lentezza consapevole e la responsabilità . Non è questione di demonizzare chi apprezza questi eventi, né di ignorare la componente tecnica e simbolica che alcuni associano alla „precisione militare“ o al „patriottismo“. Ma oggi non possiamo più permetterci il lusso dell’incoerenza. Non ha senso chiedere sacrifici alla popolazione (meno auto, meno viaggi, meno consumi), se poi si organizzano manifestazioni che smentiscono nei fatti ciò che si predica nei proclami. Pare che il costo totale della parata si aggiri intorno a 1,9 milioni di euro.
Le esibizioni aeree sono anacronistiche. Appartengono a un’epoca in cui il progresso era misurato in decibel e chilometri orari. Oggi il vero progresso si misura in quanto riusciamo a cambiare rotta, in quanti eventi sappiamo organizzare senza devastare l’ambiente solo per qualche applauso.
Il cielo merita rispetto. Non ha bisogno di essere tagliato da scie inquinanti per ricordarci quanto può essere bello. Le acrobazie aeree le vorremmo vedere suolo sulle tele lasciando veleggiare l’immaginazione.






