Lo schiaffo “tolomeico” (94)

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…
Krahl dà il nome a tanti casali in Tirol. Dal tedesco medievale Krahl denota “riccio” o “riccio di capelli”, una derivazione da alto tedesco “krol” nel senso di “riccio”, usato come soprannome per un neonato dai capelli ricci. Il cognome “Krahl” è maggiormente diffuso in Germania soprattutto in Sassonia, Nord Reno-Vestfalia e Baviera e anche in Südtirol nella provincia di Bozen. Siccome in Italia c’è il cognome “Crali”, che ha fatto l’ometto italico? Lo ha scelto per assonanza e quindi Krahl (kral e Kraler) divenne Crali. Il cognome Kralinger è raro nel mondo e risulta più diffuso in Austria, in particolare nelle regioni del Salzburg, del Tirol e dell’Upper Austria. Presente anche in Südtirol, probabilmente definiva una persona originaria di un luogo chiamato Kraling o simile, o legato a un capostipite chiamato “Kral” e invece di essere inserito nei “Crali”, fu italianizzato in Cralenghi, simile ma non uguale.
Anche il cognome Kramer ha origini germaniche ed è piuttosto diffuso nei paesi di lingua tedesca, nei Paesi Bassi e, tramite l’emigrazione, anche negli Stati Uniti e in altre nazioni. Presente anche in Südtirol fu battezzato in Merciai o Merciari o Marzari forse perché krāmer (o kramære, krammer), deriva dal medio alto tedesco che significa: mercante ambulante, venditore al dettaglio, commerciante di piccola scala.
Tolomei si ostinava a credere che molti cognomi sudtirolesi fossero stati a loro volta modificati dall’italiano. Beh, come si può constatare era una sua patologia, grave e arrogante perché tutti i cognomi sinora citati e anche quelli che seguiranno, sono di ovvia origine tedesca. Era davvero un essere spregevole. (continua)






