von mas 26.08.2025 06:45 Uhr

Musei del Tirolo: Il Popolo scomparso

A Cavedine, una mostra ed altre iniziative ricordano il voto del 1915: realizzare una cappella votiva alla Madonna di Lourdes se il paese – che la dichiarazione di guerra italiana aveva precipitato letteralmente a un tiro di schioppo dalla linea del fronte meridionale – non fosse stato evacuato

Particolare dalla locandina

Sono passati 110 anni da quei giorni terribili. La nostra Terra, parte integrante dell’Impero austriaco, era già in guerra da un anno; i soldati erano partiti per i fronti orientali, molte famiglia portavano già croci nel cuore.   Quando il Re d’Italia, con un repentino cambio di alleanze, dichiarò guerra al nostro Imperatore Francesco Giuseppe, una nuova paura si sparse, come un fumo acre e velenoso, fra le strade dei nostri paesi, fra i campi e gli orti, fra gli alberi e le rocce delle montagne.  La guerra entrò nelle nostre case, altri uomini – i padri e i figli dei soldati già al fronte – presero le armi e partirono per difendere la Heimat; per donne e bambini si aprì la strada dell’esilio, andare altrove – spesso davvero lontano da casa – per  provare a sfuggire all’invasore mascherato da liberatore, alle bombe nemiche, alla fame e alle privazioni.

A Cavedine, paese della Valle dei Laghi a pochi chilometri dal nuovo fronte di guerra, si fece un voto solenne: se gli abitanti fossero stati risparmiati dall’evacuazione forzata che pareva imminente,  avrebbero costruito una cappella votiva in onore della Madonna di Lourdes.  Dieci anni dopo,  il voto venne rispettato: dal 1925 la Madonna della Grotta continua a proteggere il paese, da lì vicino come dall’alto del Cielo.

Per celebrare il centenario, il Comitato del Santuario, in collaborazione e con il sostegno del Comune, della Comunità di Valle, della Cassa Rurale e della Fondazione Bertè, ha messo in campo una serie di iniziative. Fra queste si distingue la mostra fotografia „Il popolo scomparso“ che sarà inaugurata sabato 30 agosto presso la Biblioteca; a fare da cornice all’inaugurazione, la rievocazione del passaggio del carro dei profughi di Drena che, accompagnati dai soldati imperiali, passano da Cavedine sulla via dell’esilio.

Il programma del centenario prevede altri momenti significativi:

Giovedì 28 alle 20.30 nella palestra comunale, Walter Cattoni presenterà „Il Trentino e Cavedine durante la Prima Guerra Mondiale“, un approfondimento sulle vicende di allora, con proiezione di immagini e filmati dell’epoca sull’evacuazione e sui campi profughi. Accompagnamento musicale a cura del Coro Lagolo

Venerdì 29 alle 20.30 in Sala Consiliare,  sarà la volta di Osvaldo Tonina e di Flavio Marchetti intervenire sul tema della „Vita dietro il fronte“ e presentare l’allestimento della mostra „La guerra sulla porta di casa“, curata appunto da Marchetti insieme a Marco Ischia, aperta in questi giorni a Drena.

Domenica 30 alle 10.00 ci sarà la commemorazione solenne del voto, con la Santa Messa celebrata da Mons. Bregantini, la processione alla Grotta con la Banda Sociale di Cavedine e la Compagnia Schützen di Vezzano. La festa continuerà  con il pranzo comunitario e la musica della Banda; in serata ci saranno una fiaccolata per le vie del paese, alla presenza del vescovo don Lauro Tisi e il concerto del Coro Cima Verde.

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