von mas 24.08.2025 17:00 Uhr

SI al panorama, ma NO al „Drama“ – VIDEO

Drama, cioè dramma, tragedia. Nel sulle montagne del Land Tirol sono morte 103 persone. Un nuovo video realizzato in collaborazione con la Alpinpolizia vuole sensibilizzare gli escursionisti sul tema della sicurezza nelle escursioni

Foto Land Tirol / Christanell

Con circa 15.000 chilometri di sentieri segnalati, per la maggior parte dei quali la manutenzione è operata dall’Alpenverein, e oltre cinque milioni di appassionati di escursionismo ogni anno, il Land Tirol tra le regioni montane più amate d’Europa. Tuttavia, la crescente tendenza a cercare, magari frettolosamente,  la “felicità in vetta”  e gli splendidi panorami montani comporta dei rischi: nel 2024 nel Land Tirol si sono registrati complessivamente 103 morti in montagna – in tutta l’Austria 309 persone, il numero più alto degli ultimi dieci anni.

Oltre alla sopravvalutazione delle proprie capacità, alla scarsa preparazione e all’attrezzatura inadeguata, anche l’aumento del numero di escursionisti è tra le cause dei numerosi incidenti in montagna. Nell’estate in corso (dal 1° maggio 2025)  ci sono già stati 1.015 incidenti in montagna, con 29 vittime.

Il Governo del Land, insieme alla Alpinpolizei, fa quindi appello ad alcune semplici regole di comportamento prima e durante l’escursione per garantire la sicurezza in montagna.

Una buona preparazione è metà dell’opera

Un’escursione senza incidenti inizia a casa – con una pianificazione accurata. Una panoramica della situazione meteorologica attuale, una lunghezza del percorso adatta alle proprie condizioni fisiche, un grado di difficoltà adeguato e informazioni su eventuali passaggi chiave dell’itinerario scelto sono fondamentali.

«La cosa più importante è una valutazione realistica di sé stessi. Oggi tutto deve essere sempre più alto, veloce e lontano, il che porta a una maggiore propensione al rischio. È consigliabile essere onesti con sé stessi per non mettere in pericolo né sé né gli altri. Chi vuole camminare per più giorni consecutivi dovrebbe aumentare gradualmente lo sforzo. Anche un percorso facile può essere bello e con il passare dei giorni si può sempre intensificare», spiega Viktor Horvath, capo della Tiroler Alpinpolizei.

Ugualmente fondamentale è l’attrezzatura giusta: scarponi da montagna robusti con suola scolpita, giacca impermeabile, provviste e bevande sufficienti fanno parte del kit standard. «Lo zaino dovrebbe essere il più leggero possibile e caricato solo con ciò che è necessario. Indispensabili sono un kit di pronto soccorso, un cambio di vestiti e un sacco bivacco. Tutto deve essere riposto all’interno e non fissato all’esterno dello zaino, per evitare di impigliarsi e ferirsi», aggiunge Horvath.

L’orientamento deve essere sempre garantito. In montagna possono esserci zone senza copertura di rete. Oltre a GPS e app escursionistiche, una classica cartina stampata può essere preziosa in queste situazioni. È inoltre importante informare sempre qualcuno sul proprio itinerario, in modo che in caso di emergenza si possa intervenire più rapidamente. Dati di accesso ai dispositivi mobili dovrebbero essere registrati. A supporto c’è anche l’app SOS-EU-ALP: in caso di emergenza, la segnalazione invia automaticamente i dati di posizione alla centrale competente e apre un canale vocale. Attivando la funzione aggiuntiva “cronologia posizione”, l’app invia la propria localizzazione ogni 100 metri a un server. In caso di ricerca senza chiamata d’emergenza, questi dati possono essere recuperati, permettendo un intervento mirato senza dover avviare una lunga operazione di ricerca. Maggiori informazioni su: www.leitstelle.tirol/leistungen/soseualpapp.

La foto più bella non vale nulla se nessuno la vede

Splendidi panorami alpini, croci di vetta esposte, paesaggi pittoreschi: sui social network le belle foto di montagna riscuotono sempre grande successo. Quello che non si vede, però, sono la salita faticosa, i precipizi scoscesi, il meteo mutevole e il rischio di stanchezza o infortuni.

«La montagna non è una passerella. Ciò che nei social sembra fantastico, nella realtà può significare una salita lunga e dura. Non ogni foto vale il rischio e non ogni panorama deve essere necessariamente conquistato», ammonisce Horvath, aggiungendo: «Ogni anno ci sono numerosi incidenti perché le persone, mentre camminano in tratti pericolosi, guardano il telefono e si distraggono. Non sono pienamente concentrate e finiscono per mettere male il piede o scivolare. La foto più bella non vale nulla se nessuno la vede.»

Tutti i consigli più importanti sul corretto comportamento in montagna sono disponibili nel filmato della Regione al link: www.youtube.com/watch?v=8bua3e-WUUI.

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