von mas 21.08.2025 18:30 Uhr

Euregio&Alpbach: Workshop per i Comuni

Continua su UT24 la cronaca del Tiroltag, la Giornata del Tirolo, e degli EuregioDays di Alpbach – Al pomeriggio di domenica erano in programma due workshop rivolti agli amministratori comunali. Abbiamo potuto presenziare: ecco la nostra cronaca sul tema, gli interventi, i presenti e soprattutto… i grandi assenti. Per Trento è stata l’ennesima occasione mancata.

Foto EFA / M.Sartori per UT24

Ad Alpbach nel pomeriggio di domenica, per gli EuregioDays erano in programma alcuni workshop, tra cui due paralleli destinati in particolare ai sindaci dell’Euregio. I comuni come attori chiave della competitività  erano il focus dei due incontri, incentrati sulla digitalizzazione e sulla cooperazione intercomunale. L’obiettivo dichiarato era quello di sviluppare idee concrete e passi operativi per rafforzare la competitività attraverso lo scambio tra rappresentanti comunali ed esperti.

Ci sembravano due tematiche particolarmente interessanti per gli amministratori comunali, soprattutto per quelli della provincia di Trento, da sempre poco presenti ad Alpbach, se non assenti del tutto.  Nelle settimane precedenti il Tiroltag, ci eravamo informati circa la possibilità di presenziare come ascoltatori / spettatori al workshop sulla cooperazione intercomunale. Ricevuta la conferma da parte del referente Euregio, abbiamo chiesto ad alcuni sindaci dei nostri comuni se avessero ricevuto l’invito a partecipare alla Giornata del Tirolo, in particolare ai workshop. Le risposte sono state abbastanza sconfortanti: nessuno della decina di sindaci da noi interpellati aveva ricevuto una qualche comunicazione relativa agli incontri, con l’eccezione di Michela Noletti, sindaca di Rumo, che ci ha confermato subito la sua prossima presenza ad Alpbach, collegata alla sua videointervista (proiettata con quella del sindaco di Ville di Fiemme Gianmoena, di quello di Laives Seppi ed altri, come già dettagliato nel nostro articolo di ieri), pur non avendo ricevuto alcun invito o informativa per i workshop pomeridiani.

La cooperazione fra Comuni

Al worshop – condotto da Peter Bussjäger dell’Università di Innsbruck ed al quale partecipava anche il Professor Obwexer, l’esperto di legislazione europea che, fra le altre cose, ha elaborato il progetto di riforma, in prospettiva di un’istituzionalizzazione dell’Euregio Tirolese – erano presenti una trentina di sindaci e amministratori, da Nord e Sudtirolo, oltre che da altri Bundesländer.

Per la provincia di Trento c’erano solo – come ascoltatori – UT24 e Giuseppe Corona, già presente diverse volte ad Alpbach nella passata legislatura su incarico della Presidenza del Consiglio Provinciale;  pure al workshop parallelo, quello sulla digitalizzazione, non ci risulta ci sia stato qualcuno dei „nostri“ amministratori. E dire che Euregio aveva previsto  la presenza di ben due interpreti per i partecipanti di lingua italiana che non fossero stati in grado di seguire gli interventi e di relazionare a loro volta in lingua tedesca …

La cosa ci ha negativamente sorpreso, al punto che ci siamo informati presso i referenti Euregio sulle modalità di divulgazione e di invito al workshop: ci è stato riferito che la competenza era in capo al Consorzio dei Comuni Trentini, che – vista l’assenza dei sindaci della provincia di Trento, unita alle informazioni che avevamo già raccolto presso i Sindaci sulla mancata messa a conoscenza dei workshop – non ci pare abbia riservato all’iniziativa l’importanza che meritava…

 

I Comuni fra fusioni e cooperazione sui servizi

Considerazioni non polemiche ma di certo abbastanza sconsolate a parte, il workshop è stato molto interessante.  Dopo l’introduzione di Andreas Eisendle, coordinatore Euregio del Workshop, il professor Bussjäger ha illustrato – dati austriaci ed europei alla mano – gli effetti di alcune riforme che promuovevano – se non addirittura obbligavano – i piccoli comuni a fondersi.  „Dal punto di vista puramente economico, le fusioni si sono rivelate ininfluenti: non generano alcun risparmio di risorse –  ha dichiarato Bussjäger – di contro spesso invece alimentano oltre ad un diffuso malcontento fra amministratori (che si sentono in parte esautorati) e cittadini (che lamentano la perdita di riferimenti diretti e di rappresentatività, quindi di democrazia), pure un impoverimento della comunità dal punto di vista della coesione e dell’attività di volontariato, con aumento dei costi sociali.   Sono invece da incentivare ed agevolare le cooperazioni nei diversi settori e  le gestioni comuni dei servizi, mantenendo integra l‘autonomia istituzionale e politica delle piccole comunità.“

Gli interventi dei partecipanti hanno illustrato le proprie esperienze relativamente alle fusioni ed alle cooperazioni fra comuni, confermando quanto asserito da Bussjäger. Di particolare interesse l’intervento dell’amministratore di un piccolo comune della Steiermark, recentemente oggetto come tanti altri ad una fusione obbligata. Gli esiti sono stati pesantemente negativi, ha dichiarato, e questo si è riflesso nel consenso politico:  colpita soprattutto per la ÖVP, fautrice delle fusioni, che ha perso il 10% dei consensi a favore della FPÖ, che ora governa il Land.

Vista l’assoluta assenza di rappresentanti dei comuni della nostra provincia, ci siamo permessi di intervenire per illustrare brevemente gli effetti della politica di „spinta alle fusioni“ portata avanti dalla Giunta Rossi. A differenza di quanto affermato in video durante la mattinata  dal sindaco di Ville di Fiemme (ed ex presidente del CAL) Gianmoena, a noi risulta che la maggior parte degli amministratori e dei cittadini dei comuni „fusi“ tornerebbero sui loro passi, se fosse possibile: in diverse occasioni abbiamo raccolto giudizi negativi e malcontento, proprio come illustrato da Bussjäger.

Molto pragmatico e in controtendenza invece l’intervento di Obwexer, che ha sollecitato i presenti e pure il collega Bussjäger, a guardare molto più avanti: la situazione per l’Europa, gli stati, le regioni e i comuni fra trent’anni sarà completamente diversa, ed occorrerà un approccio molto più globale ai problemi ed alle gestioni, ha dichiarato.

In conclusione

La „nuova“ formula del Tiroltag proposta dagli uffici Euregio di Innsbruck,  dove oltre al Summit vengono organizzati anche momenti di scambio e interazione fra cittadini e amministrazioni locali dell’intero territorio euroregionale, è senz’altro interessante e va nella direzione giusta, secondo noi.

Certo è che serve (dire maggiore ci sembra quasi ridicolo a questo punto) partecipazione. Non è possibile che ai workshop non ci sia stato nemmeno un amministratore locale della provincia di Trento. E non è possibile nemmeno che l’assessore alla promozione della conoscenza dell’Autonomia e dell’Euregio abbia presenziato solo alle premiazioni degli EuregioAwards del sabato e non si sia fermato ad Alpbach anche la domenica. Al di là della presenza istituzionamente pesante del Presidente Fugatti, quella di Marchiori, in quanto assessore competente, sarebbe stata non solo auspicabile, ma preziosa per la possibilità di dialoghi e di scambi di idee e di esperienze; il lato concreto della partecipazione politica, quindi.  E magari anche quella di qualche consigliere provinciale, che ultimamente tutti parlano di Euregio, ma poi in concreto di Euregio se ne vede ancora troppo poca.

Che dire: secondo noi, quella di Alpbach è stata l’ennesima occasione mancata. E se Trento ne manca ancora un po’… 

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