Musei del Tirolo: L’eremo di San Paolo

L’eremo intitolato a San Paolo, uno dei più antichi della zona (la consacrazione dell’altare è documentata il 9 aprile 1186), si trova a Arco sulla strada di Prabi, l’antico collegamento dal Basso Sarca verso Trento.
Magnifico esempio di arte sacra, impreziosito da incantevoli affreschi sia all’interno sia all’esterno, è di costruzione molto semplice, realizzato in una nicchia sotto una roccia strapiombante. Costituito da un’unica aula e da una stanza attigua, un tempo riservata agli eremiti, l’edificio è completato da un piccolo terrazzino e da una scala in pietra, in parte scavata direttamente nella roccia.
Nella sua lunga storia, ci sono vicende alterne di devozione e abbandono: si sa che nel 1627, per arginare l’epidemia di peste dilagante in tutta Europa, viene destinato a luogo di quarantena. Nel Settecento i periodi di abbandono si alternano a recuperi delle festività , in particolare le messe per la ricorrenza di San Paolo. Nel 1844 la chiesa e il bosco circostante vengono acquistati da Gregorio de Althamer, ricco esponente della borghesia arcense, che fa restaurare lo stabile e ne finanzia le messe. Dal 1950 l’eremo cade in uno stato di abbandono, fino all’acquisto da parte del Comune di Arco, attuale proprietario, e all’intervento di radicale restauro della Provincia autonoma di Trento.
Dopo i lavori di ripristino del sentiero di accesso, chiuso lo scorso autunno per uno smottamento, ance nelle domeniche di agosto l’eremo di San Paolo sarà  aperto al pubblico, che lo potrà visitare dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.Â
L’apertura è possibile grazie all’opera volontaria della Schützenkompanie Arco Erzherzog Albrecht von Habsburg.






