von mas 15.08.2025 17:00 Uhr

Sospetto caso di Zika a Trento

Attivate le misure di profilassi

Zanzara tigre - Ufficio Stampa PAT

È stato segnalato nella città di Trento un caso sospetto di Zika o Chikungunya ancora in corso di conferma diagnostica. La persona colpita è un cittadino residente a Trento rientrato da un viaggio all’estero.

E‘ stato quindi effettuato un trattamento di disinfestazione contro le zanzare nella giornata di oggi, 15 agosto, a partire dalle 11 circa. I cittadini residenti nelle aree di intervento sono stati  informati dalla Polizia Locale.  Le operazioni di disinfestazione  sono state programmate solamente nelle aree dove è strettamente necessario (giardini e parchi pubblici e privati).

L’intervento prevede l’utilizzo di prodotti contro le zanzare, ad azione insetticida; i prodotti utilizzati non rappresentano un rischio per persone e per gli animali da affezione. È comunque raccomandabile, a titolo precauzionale, chiudere le finestre durante l’intervento effettuato nelle vicinanze della propria abitazione ed evitare l’ingresso di persone ed animali subito dopo il trattamento e per un periodo di circa 5-6 ore dallo stesso. Al fine di limitare il proliferare della zanzara tigre, come di altre, è importante anche la collaborazione della cittadinanza nella gestione delle riserve d’acqua presenti nelle abitazioni e nei giardini privati (vasche, fontane, sottovasi ecc.) attraverso l’uso di prodotti larvicidi da utilizzarsi una volta a settimana, per circa tre settimane.

Zika e Chikungunya sono malattie infettive, simili all’influenza, trasmesse solo dalle punture di zanzara; non si trasmettono direttamente da persona a persona e normalmente hanno un decorso benigno, con una fase febbrile che dura circa una settimana e una terapia di tipo sintomatico che serve soprattutto a ridurre la febbre e i dolori muscolari. Tali malattie sono pressoché assenti in Italia e nel Trentino, tuttavia sono frequenti in alcune aree del pianeta, per cui non è raro il riscontro di persone che contraggono la malattia nei paesi delle aree a rischio e che sviluppano i sintomi al rientro dal loro viaggio.

In questi casi, il rischio di diffusione della malattia tramite le zanzare presenti sul nostro territorio (zanzara tigre) è basso, ma non può essere escluso. Pertanto, il Ministero della salute, in presenza di un caso di importazione, ha previsto alcune azioni cautelative, tra cui gli interventi per limitare la diffusione di vettori (zanzare) dall’area ove risiede la persona colpita, da mettere in atto per prevenire l’insorgenza dei cosiddetti casi “secondari”.

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