Briciole di Memoria: Maria „… in seguito allo sgombero…“

Il Foglio Annunzi Legali inizia le sue pubblicazioni il 10 maggio 1919 quale supplemento al Bollettino Ufficiale del Governatorato di Trento, che dal settembre dello stesso anno diventa il Commissariato Generale per la Venezia Tridentina.

Oltre a editti e pubblicazioni ufficiali, sul FAL appaiono anche le informative sull’avviamento e sulla conclusione delle procedure di dichiarazione di morte: si tratta per la quasi totalità dei casi, di soldati dispersi sui vari scenari della guerra: dalla Galizia ai Balcani, dalla Romania al nostro fronte, quello tirolese. Le notizie pubblicate sono spesso scarne, talvolta invece – incrociandole con quelle contenute nei registri parrocchiali, in quelli dei curati da campo, nelle liste delle perdite oppure nell’Ehrenbuch – permettono di ricostruire quasi completamente “piccole storie” di morte e disperazione, minuscoli tasselli personali e familiari della grande tragedia collettiva che si abbattè sulla nostra Terra e su tutta l’Europa.

Ne raccontiamo qualcuna, con l’intento di contribuire, nel nostro piccolo, ad accendere qualche “lume di candela” sul nostro passato e sulla nostra storia. Oggi narriamo quella – incompiuta –  di Maria Prandi coniugata Oliva, da Vigne di Arco. 

Maria Prandi nasce a Arco il 19 agosto 1841, è la prima dei cinque figli di Francesco e di Barbara Santuliana.   Non abbiamo molte notizie di lei, e le poche sono abbastanza confuse, e non è facile trovarne altre. Sappiamo soltanto che si sposò, probabilmente in Val di Sole: da maritata si chiama infatti Oliva, un cognome diffuso soprattutto a Vermiglio.  Per quello che risulta,  dal matrimonio non nacquero figli.  

La cosa certa è che nel maggio del 1915 Maria si trova a Vigne: probabilmente rimasta vedova, senza parenti stretti nel paese del marito, deve aver deciso di tornare „a casa“: lì ha forse ancora qualche fratello o sorella, di certo ha dei nipoti, un qualcuno di famiglia, insomma.

Ma per Maria, Vigne non è „casa“ a lungo. Il 24 maggio 1915 il Regno d’Italia dichiara guerra: all’Impero, al Tirolo, anche a Maria.  Tutto il confine meridionale diventa linea del fronte e campo di battaglia. Non si può restare nelle proprie case, è troppo pericoloso: i paesi vengono scombrati, spesso nel giro di poche ore. 

Da un giorno all’altro anche Vigne si svuota… ma non del tutto. Già, perchè Maria si attarda in paese. Forse spera che accada un miracolo e il pericolo cessi, all’improvviso come è arrivato; di certo è anziana, ha quasi 74 anni,  forse è malata e non in grado di affrontare il viaggio quando arriva l’ordine di evacuazione.  Fatto sta, che resta indietro.  Parte qualche giorno dopo, si dice. E poi, scompare.  Le voci si susseguono, ma nessuna ha un fondamento concreto, è tutta una sequela di „corre voce“, di „si narra“.  La guerra, quella dannata guerra entrata fin dentro la cucina di casa sua, se l’è portata via.

Nell’edizione del Foglio Annunzi Legali pubblicata il 17 settembre 1921, appare l’annuncio dell’avviamento della procedura allo scopo della “dichiarazione di morte di Oliva Maria nata Prandi di Vigne  che in seguito allo sgombero della popolazione nell’anno 1915 abbandonò il paese qualche giorno dopo gli altri, e tempo dopo corse la voce che fosse morta e si narra a Salisburgo. Mancano notizie della medesima dal giorno che abbandonò il suo paese.

(…)

viene avviata dietro istanza delle nipoti Tonicelli Catterina e Peduzzi Maria  la procedura allo scopo della dichiarazione di morte della suddetta persona mancante.„

… dai contorni vaghi, come tutta questa triste storia.  Cattarina è una delle due nipoti che presenta istanza per la dichiarazione di morte di Maria, probabilmente per poter avviare le pratiche di successione e suddividere quel che resta di eredità, immaginiamo una porzione di casa, un pezzo di orto, forse qualche campo…  Dovrebbe essere nata Lorenzatti, coniugata con Vittorio Tonicelli; dal matrimonio ci risulta nato un solo figlio, di nome Pietro Giuseppe, battezzato a Vigne il 31 gennaio 1914.