Tracce di fede: Maria e il calzolaio
Tracce di fede, indelebili. Sono quelle che caratterizzano l’intero territorio tirolese. A volte sono segni importanti, dipinti o sculture di artisti noti e famosi. Altre, forse la maggior parte, sono opera di semplici artigiani dotati di senso artistico e di innata manualità , altre ancora sono il risultato dell’impegno, elementare ma originale, del proprietario del fondo o del maso. Ma di qualsiasi opera si tratti, questi segni stanno a testimoniare la fede profonda dei nostri nonni; una fede semplice ma fortissima, tanto che, nonostante il tempo passato, spesso ancora è viva nei nostri cuori…
Abbiamo incontrato questa vecchia casa passeggiando  fra Sivrè e Pleù, lungo le stradine, le piccole piazze, le fontane di una delle parti più antiche di Tione, il capoluogo giudicariese.  Poche le tracce di fede ancora conservate, fra edifici chiusi da decenni ed altri ristrutturati con cura ma inesorabilmente „puliti“.
L’affresco che raffigura Maria „Regina del Santissimo Rosario“, invocando la sua preghiera per tutti noi, risale al 1895. La Madonna ammantata d’azzurro sorride, circondata dagli angeli. E‘ il Bambino a benedire chi si raccoglie in preghiera ai piedi dell’immagine sacra. Sulla stessa facciata, un dipinto più antico, quasi completamente cancellato dal tempo, seminascosto dal tubo della grondaia, raffigura un … San Cristoforo? San Rocco? Non siamo riusciti ad interpretarlo.
La bottega al pianterreno, proprio sotto la protezione di Maria, era quella di un calzolaio. Ce lo immaginiamo mentre inizia la sua giornata alzando gli occhi alla Regina dei Cieli, per poi mettersi al lavoro, inchiodando con precisi colpi di martello le „broche a zapa“ sotto la suola di cuoio o di legno di una robusta calzatura da lavoro…  La fede allora si intrecciava con tutti i momenti della vita quotidiana: lavorare e pregare era semplice e naturale come respirare…
