Maria Ausiliatrice, che salvò Rovereto dai Francesi

Nel corso della Guerra di Successione spagnola, l’estate del 1703 vide le truppe francesi guidate dal generale Vendôme avanzare lungo la Vallagarina, devastando borghi e territori lungo la via verso Trento.
Anche la città di Rovereto rischiava di subire lo stesso destino. Il 5 agosto 1703 il Civico Consiglio e la popolazione erano presi dal terrore. Temendo il peggio, si rivolsero alla Vergine Maria con fiducia, promettendo che l’avrebbero riconosciuta come patrona principale della città , se la stessa fosse stata preservata dalle distruzioni.
Secondo la tradizione, la Madonna accolse le suppliche dei fedeli: Rovereto non venne distrutta, e così nacque un voto religioso che si rinnova ogni anno dal 1703.
L’immagine di Maria Ausiliatrice è custodita nella chiesa arcipretale di San Marco, il principale luogo di culto di Rovereto. Si tratta di una copia del dipinto di Lucas Cranach il Vecchio conservato a Innsbruck, e largamente diffuso in tutta la Terra Tirolese.
Maria Ausiliatrice è venerata dalla comunità come simbolo di protezione e concordia cittadina. Gli atti del voto risalgono al 1705, quando la città formalizzò il gesto con una proclamazione ufficiale.  Anche quest’anno la tradizione si rinnova e Rovereto festeggia con rinnovata fede la sua Santa Patrona.






