von fpm 31.07.2025 16:00 Uhr

Ancora polemiche sulla riattivazione del tornello

Sul Seceda l’orda iperbolicamente “oceanica” che invade quotidianamente il sentiero ormai tristemente (ma giustificato) denominato dei “selfie”, ricompare il tornello…

Elaborazione grafica FPM

Il celebre sentiero che conduce al punto panoramico del Seceda, splendido balcone sulle Geislergruppe da sempre preso d’assalto da turisti — soprattutto influencer e amanti dei selfie — che utilizzano la funivia da St. Ulrich per raggiungere rapidamente la vetta sta creano seri problemi al territorio. L’afflusso quotidiano può arrivare a circa 8.000 visitatori, con conseguenti danni all’ambiente e disagi ai proprietari dei pascoli attraversati dal percorso. All’inizio di luglio, quattro proprietari terrieri avevano installato un tornello con biglietto da 5 € per accedere al „sentiero dei selfie„, esclusi bambini e residenti. L’installazione era stata presentata come una provocazione simbolica. Rimase attivo solo poche ore, poi temporaneamente rimosso o coperto. Ora, però, è tornato operativo, consentendo il passaggio solo a chi paga il pedaggio tramite carta o contanti: “nonostante le nostre proteste non è cambiato nulla”, spiegano i proprietari. Georg Rabanser, uno dei quattro contadini, dichiara che il tornello è stato riattivato perché non hanno ricevuto alcuna risposta promessa dalle autorità provinciali: nessuna chiamata, diffida o confronto. Definisce intollerabile la situazione che vede loro sopportare costi ambientali mentre altri traggono profitti (imprenditori, impiantisti, turismo organizzato).

L’Azienda per il Turismo (APT) di St. Christina in Gröden ribatte sostenendo che il problema dei rifiuti è fortemente ridimensionato, grazie all’opera di quattro rangers impegnati a controllare il rispetto del sentiero e del paesaggio. Inoltre, contesta le basi giuridiche del pedaggio, accusando i proprietari di voler solo incassare, senza un quadro normativo chiaro. Anche il Presidente del CAI Südtirol, Carlo Alberto Zanella, ha appoggia la posizione: “La montagna deve restare accessibile a tutti” e l’installazione del tornello non può trasformarsi in un modello imitabile. La provocazione iniziale, secondo lui, si è trasformata in un’azione concreta di pedaggio. Da parte dell’Ufficio Natura della Provincia di Bozen c’è l’intenzione di avviare verifiche sulla legittimità del dispositivo. In passato la Provincia aveva chiarito che i sentieri devono restare aperti e senza pedaggi, anche se il tornello è ancora fisicamente presente e non ancora ufficialmente rimosso. Dimenticano di rilevare che quei sentieri diventano spesso spazzatura e i proprietari devono poi pulire e bonificare.

La compagnia che gestisce gli impianti di risalita propone di aumentare la capacità dell’impianto per ridurre le code in valle, soluzione destinata a trasferire la pressione più in quota, presso il panorama, senza risolvere il problema del flusso e della gestione ambientale.

Detto questo non si capisce perché non se ne parla o si parla poco di un altro caso: negli ultimi anni, in alcune località costiere italiane, è apparsa la pratica di installare tornelli o barriere per controllare l’accesso alle spiagge attrezzate. L’intento dichiarato è di garantire sicurezza e ordine. Quei tornelli vanno bene?

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite