Successe il 24 luglio 1777…

L’ultimo Principe Vescovo a governare di fatto sul principato trentino, fin dalla sua elezione attua la via delle riforme, in un periodo storico caratterizzato da profondi mutamenti politici e istituzionali. Con l’imperatrice Maria Teresa, quale contessa del Tirolo, conclude un trattato con cui assoggetta il Principato alla legislazione austriaca, in materia commerciale e fiscale. Il Vescovo di Trento cedeva agli Asburgo, nella loro qualità di Conti del Tirolo, la giurisdizione di Termeno e di Levico in cambio di quella di Castello di Fiemme. Inoltre, si stabiliva che il Principato di Trento si sarebbe uniformato in materia di imposte e dazi alle norme in vigore in territorio austriaco.
Pochi anni dopo, nel 1781, offre all’imperatore Giuseppe II la sovranità sul territorio della provincia di Trento in cambio di un vitalizio personale. Quest’azione di Pietro Vigilio Thunn, diretta al compimento dell’inevitabile processo di assorbimento del piccolo principato nell’amministrazione asburgica, non ha seguito, ma viene fortemente criticata dalle forze trentine più conservatrici.
Con l’avvicinarsi dell’esercito di Napoleone, nel 1796, il Principe Vescovo si allontana da Trento, senza più tornarci, nemmeno quando la situazione antecedente è ripristinata dall’intervento delle truppe austriache. Incapace di mutare il corso degli eventi, Thun non può che assistere impotente all’annullamento politico del principato, la cui esistenza sarà d’ora in poi solo sulla carta fino alla sua definitiva soppressione nel 1803.






