von mas 23.07.2025 17:00 Uhr

Missionari in pellegrinaggio

Pellegrinaggio giubilare a Spiazzo per i missionari trentini, nel segno del grazie e della speranza

Diocesi Trento

Pellegrinaggio giubilare a Spiazzo Rendena lunedì 21 luglio nella consueta giornata estiva dei missionari trentini attualmente in vacanza.

Una quarantina di missionarie e missionari – rientrati per un breve periodo dalle terre di missione – hanno raggiunto la chiesa di San Vigilio, uno dei luoghi giubilari della Diocesi di Trento (accanto alla cattedrale, alla basilica di Sanzeno e al santuario di Piné).

Con loro, i volontari del Centro Missionario, dell’ACCRI e numerosi abitanti della valle. A presiedere la celebrazione eucaristica l’arcivescovo Lauro Tisi, affiancato da due vescovi missionari emeriti monsignor Mariano Manzana (già a Mossorò in Brasile), e monsignor Giuseppe Filippi che ha guidato la Diocesi di Kotido in Uganda.

Tra i concelebranti i preti attivi in valle, coordinati da don Carlo Crepaz, parroco di Rendena, con undici anni di missione in Ciad alle spalle. È stato lui a richiamare il senso profondo della giornata: “Siamo qui – ha detto – per ricordare che la missione non è solo altrove: tutti siamo chiamati ad essere missionari”.

Un pensiero subito raccolto da don Lauro, che ha voluto ringraziare la comunità locale per l’accoglienza “nella mia terra natale” , e si è rivolto con affetto ai missionari: “Grazie per il bene che siete. La vostra vita è segno della fecondità della nostra Chiesa, che continua a generare uomini e donne capaci di donarsi al Vangelo in ogni angolo del mondo”.

L’Arcivescovo ha invitato a riflettere anche “su tutte le volte in cui la Chiesa non è stata all’altezza della sua missione, quando si è chiusa su sé stessa e ha smarrito il fuoco dell’annuncio”..

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Dopo la Messa, il pellegrinaggio ha fatto tappa a Giustino, presso la comunità “Vite Intrecciate”, nata dal sogno condiviso di Oriella Mussi e Paolo Cominotti. Un luogo dove volontariato e gratuità non sono slogan, ma pratica quotidiana. Qui ogni attività sostiene le missioni in Sud America dell’Operazione Mato Grosso.

Alle pietanze della tradizione montanare – polenta, crauti e spezzatino – si sono alternate le storie di giovani volontari che operano nella comunità. Racconti semplici ma “intrecciati” di speranza giubilare. Suggellata dal cielo limpido che, nel pomeriggio, ha spazzato via la pioggia battente del mattino.

 

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