von mas 23.07.2025 18:30 Uhr

An der Front: Werk Serrada / Dosso delle Somme e Wolfsschlucht / Forra del Lupo.

Le escursioni nei luoghi degli Standschützen, seguendo le croci di An der Front a dieci anni dalla loro posa

Foto: Rupert Gietl

Il Forte di Serrada o Dosso delle Somme / Werk Serrada, era una delle opere più moderne della cintura corazzata degli altopiani. Il suo scopo principale era quello di impedire la risalita dalla sottostante Valle di Terragnolo e di controllare il versante settentrionale del Pasubio. Situato ad una quota di m 1670,  era il forte più a sud della catena Folgaria/Lavarone/Lusern e rappresentò un baluardo insormontabile per le truppe italiane quando,  nell’estate e nell’autunno,  del 1915 tentarono inutilmente di avanzare in Tirolo. Progettista e direttore dei lavori fu l’Ing. Capitano dello Stato Maggiore del Genio militare R. Majer,  in seguito affiancato dal capitano Karl von Bedekovic.

Il comandante era il capitano Leo Schwarz. La guarnigione era formata da 200 artiglieri a cui erano distaccati anche 60 Landeschützen.

La struttura era composta da dei possenti corpi casematte muniti di cupole con obici, riflettori e postazioni per mitragliatrici. L’armamento era costituito da 4 obici da 100 mm piazzati su cupole girevoli di 18 t con gittata di 7000 m, 4 cannoni da 60 mm e 22 mitragliatrici. Come tutti i forti austriaci aveva il cofano di controscarpa addossato al trincerone, e delle gallerie che portavano a postazioni in caverna a picco sulla Laimtal, valle di Terragnolo.

  • Planimetria di Werk Serrada - da Wikipedia
  • Forte Dosso delle Somme - Llorenzi, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

La copertura era formata da una spessa soletta di calcestruzzo armato di putrelle, lo spessore variava da 2 a 6 metri. Particolare singolare ed importante fu il collaudo della fortezza,  effettuato bombardando la copertura con un mortaio Skoda da 305. Infatti fu bombardato da migliaia di colpi sparati dagli obici italiani da 280 mm piazzati al passo della Borcola, senza mai riportare danni significativi.

L‘approvvigionamento idrico, vista la carsicità degli altipiani, era assicurato da una lunga tubazione che saliva dalla Val d’Astico da dove veniva sollevata l’acqua attraverso grosse pompe; l’acqua veniva poi stoccata in grosse cisterne. I collegamenti con gli altri forti erano assicurati dalla rete telefonica con forte Sommo ed il comando di Folgaria e da qui attraversi segnali ottici con il monte Cornetto ed i forti Lavarone-Luserna e Vezzena.

Anche il Werk Serrada, come quasi tutti gli altri forti degli altipiani Cimbri, ha dovuto subire negli anni 30 la demolizione per il recupero del materiale ferroso da destinarsi alle guerre d’Africa.

  • Immagini dal web - Pagina FB Forra del Lupo / Wolfschlucht

Per recarsi al Werk Serrada è molto interessante percorrere la Wolfsschlucht / Forra del Lupo che parte in fondo all‘ abitato di Serrada nei pressi del ristorante la Cogola.

Il tracciato porta alla scoperta di una lunga trincea austriaca realizzata sul crinale della Martinella, nel tratto che dal paese di Serrada sale al Werk Serrada. La lunga trincea è stata riscoperta nel 2014 quando è stata riconosciuta la zona in un dipinto di Albin Egger-Lienz (che durante la guerra fu Kriegsmaler)  e nelle foto di un ufficiale austro-ungarico,  Ludwig Fasser.

Un gruppo di volontari ha così iniziato una lunga e faticosa opera di recupero del manufatto ormai coperto da detriti e vegetazione. Alla partenza si trova una tabella esplicativa che illustra l’itinerario e offre un quadro delle principali vicende storiche che hanno interessato la zona.

Dopo un primo tratto nel quale il sentiero sale nel bosco, si giunge all’inizio della Forra del Lupo. Il percorso è scavato tra alte pareti di roccia e permette di percorrere lunghi tratti di trincea ed osservare feritoie ed osservatori posti a strapiombo sulla valle del Terragnolo. La vista è su tutto il fronte italiano del Pasubio. Al termine della trincea si raggiunge la località Casermette, dove sorgevano gli edifici che ospitavano la guarnigione del forte. Il sentiero sbuca in una conca partiva dove si raggiunge il Werk Serrada. Per il rientro si può seguire il segnavia 136 che porta al rifugio Baita Tonda e che poi conduce a valle, al centro di Serrada (1 ora e 20’).

Percorso:  per salire direttamente alla Wolfsschlucht, da Serrada nei pressi del Ristorante Cogola prendere la nuova strada verso est; percorrere la sterrata per circa 500 metri, fino a trovare un grande parcheggio. Da qui si prosegue a piedi. Dopo circa 50 metri in direzione nord, nei pressi del tracciato della pista da sci, si segue la carrareccia per circa 500 metri, si piega quindi a destra in direzione del versante a picco  sulla valle di Terragnolo: qui, dove sorgeva la postazione di guardia 52, è stata posizionata la croce di An der Front

Dati tecnici: facile tragitto di circa 1 km tra andata e ritorno, con lieve dislivello

NdR: si ringrazia Maurizio Riz per la collaborazione a questo ed agli altri articoli relativi alla zona degli Altipiani.

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