von mas 23.07.2025 06:45 Uhr

Euregio: si, ma, forse…

Alcune considerazioni a margine della Festa dell’Euregio che si è tenuta domenica a Bruneck e che non ci ha convinto del tutto. Ma tant’è…

La Festa dell’Euregio, l’appuntamento biennale organizzato dalla provincia che ne detiene le redini, si è svolta domenica scorsa a Bruneck, quasi al termine dei due anni di presidenza sudtirolese.  Questa volta non ci siamo andati: proporla in una domenica di alta stagione estiva, all’interno della frequentatissima Stadtfest, la Festa cittadina del capoluogo pusterese, non ci è sembrata la scelta più azzeccata. Sia per quanto riguarda la logistica soprattutto della mobilità.  Sia per l’importanza che secondo noi dovrebbe venir conferita all’evento.

Ma tant’è… così è stato.

Non ci pare poi che la Festa dell’Euregio sia stata sufficentemente pubblicizzata: sulla pagina web dell’Euregio il comunicato che annunciava data e programma è apparso solo 10 giorni prima dell’evento; venivano annunciati sfilata e concerti, ma senza un programma più dettagliato e senza citare nessuno dei gruppi bandistici o musicali presenti, oltre all’Orchestra giovanile di fiati euroregionale.  Lo stesso giorno, il comunicato dell’Euregio veniva ripreso dagli ufficio stampa della Provincia di Bolzano (pari pari) e di quella di Trento (dove veniva aggiunto il particolare che si sarebbe esibito anche il Coro Valbronzale di Ospedaletto; nessun accenno alla presenza di altre formazioni, per esempio della Banda Folk di Folgaria, una delle realtà più significative del nostro territorio, che tra l’altro sta partecipando ad un interessante progetto euroregionale, di cui parleremo più diffusamente nei prossimi giorni).

 

Non essendoci stati, non abbiamo potuto verificare in prima persona la presenza di  cittadini e di amministratori, in particolare di quelli provenienti dal territorio della Provincia di Trento.  Da una prima sommaria verifica, non ci risulta ce ne fossero a bizzeffe, anzi, tutt’altro.  Ma se qualcuno dei nostri lettori ha informazioni diverse, saremo lieti di correggerci.

Abbiamo anche chiesto ad alcuni sindaci se avessero ricevuto o meno l’invito a partecipare: qualcuno ci ha risposto di non aver ricevuto nulla, qualcuno di non averlo visto ma di non essere certo che sia pervenuto al comune, qualcun altro di averlo ricevuto ma di avere già confermato la partecipazione ad un altro evento. Secondo noi, l‚invito agli amministratori sarebbe dovuto arrivare molto in anticipo, e magari sollecitato, in modo da permettere una presenza numerosa e significativa. Ma tant’è…

 

Abbiamo poi notato un particolare che non ci quadra.   A Bruneck, a rappresentare la Provincia di Trento, era presente l’Assessore Marchiori, al posto del preannunciato Presidente Fugatti, che invece era a Bezzecca per la commemorazione garibaldina (sic!).

Nel comunicato stampa emesso dall’Euregio al termine della Festa, Marchiori viene indicato come „assessore provinciale alla promozione dell’Autonomia e dell’Euregio della Provincia autonoma di Trento“.  Le stesse competenze gli vengono attribuite anche dal pressochè identico comunicato stampa della Provincia di Bolzano.

Invece, nel comunicato dell’Ufficio Stampa della Provincia di Trento, che pure riprende quello dell’Euregio, Marchiori appare come „assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento“, senza che venga menzionata l’Euregio.

A tutti gli  effetti, nei decreti di nomina degli assessori, Marchiori ha, fra le altre, la delega alla „promozione della conoscenza dell’Autonomia, anche in riferimento all’Euregio“. Ma il „riferimento all’Euregio“ non viene MAI citato nei comunicati stampa della PAT. E non si trova nemmeno sulle targhe indicative appese all’ingresso degli uffici in assessorato .

Secondo noi, l’Euregio riveste un’importanza fondamentale, un ruolo imprescindibile, nel nostro passato, nel nostro presente e soprattutto nel nostro futuro. L‚istituzionalizzazione dell’Euregio  secondo noi, è fondamentale ai fini della protezione, della conservazione e dell’evoluzione della nostra Autonomia Speciale.  Talvolta ci chiediamo se chi ci amministra condivide davvero questa visione, o se si limita a dire senza credere davvero al fare.  Sono solo dettagli minimi, ma secondo noi  il particolare  di cui sopra qualcosa dice.  Quindi, oltre a non quadrarci, quello che dice non ci piace proprio per niente. Ma tant’è…

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