von mas 23.07.2025 11:00 Uhr

Doppio decreto di abbattimento

La normativa vigente nel Land Tirol permette l’abbattimento di lupi ritenuti pericolosi su decreto del governo provinciale. Se l’Europa è una… perchè questo non è possibile anche in provincia di Bolzano e di Trento? Intanto il tribunale di Trento riapre il „caso F36“

Foto: C. Frapporti Archivio Servizio Foreste e fauna Pat

Lo scorso 7 luglio, le carcasse di otto pecore predate sono state trovate in un’area di pascolo alpino nel comune di Trins im Gschnitztal (distretto di Innsbruck-Land). Inoltre, la settimana scorsa, più precisamente il 17 luglio, sono stati trovati due bovini feriti in un’area di pascolo alpino nel comune di Aurach (distretto di Kitzbühel). A seguito di una valutazione da parte del veterinario ufficiale locale, si ritiene che entrambe le predazioni siano opera di un lupo.

In conformità con le normative vigenti, il governo  del Land Tirol  ha emesso un’ordinanza di abbattimento per un lupo nella valle Gschnitztal e uno nel distretto di Kitzbühel. Le ordinanze sono entrate in vigore con l’annuncio di  ieri, martedì, e sono valide rispettivamente fino alla fine di agosto e alla metà di settembre. Le associazioni cacciatori competenti territorialmente sono già state informate.

Attualmente nel Land Tirol sono in vigore dieci decreti di abbattimento. Nel corso di quest’anno sono state finora emesse 13 ordinanze di abbattimento, tre delle quali sono state eseguite dalle associazioni venatorie.

 

La morte dell'orsa F36

Due pesi e due misure? Pare di si. E‘ di ieri la notizia che il Tribunale di Trento ha accolto il ricorso di alcune associazioni animaliste, che si oppongono all’archiviazione del caso dell‘orsa F36, trovata morta in Val di Bondone, in Giudicarie. L’animale, nell’estate del 2023, si era resa responsabile di due (falsi?) attacchi, uno ai danni di due giovani del posto, l’altro di una coppia che stava raggiungendo la propria casa da monte.

Il Presidente della Provincia Fugatti aveva emesso un’ordinanza di abbattimento, sospesa dal TAR e quindi trasformata in un ordine di cattura.  Inutile, in quanto poche settimane dopo è stata rinvenuta la carcassa dell’animale.  Quattro cacciatori della zona erano stati indagati, ma la Procura aveva ordinanto l‘archiviazione per insufficenza di prove. Ora il Tribunale riapre il caso: due dei quattro cacciatori dovranno andare a processo.

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