von fpm 16.07.2025 14:00 Uhr

L’esperto mette in guardia dalla negligenza

I nuovi incidenti in montagna: selfie suicidi e bici elettriche senza batteria

Immagini create da IA, elab grafica fpm

La bellezza delle montagne attrae ogni anno innumerevoli turisti in Südtirol e in Trentino. Ma questo boom ha anche un lato negativo: il numero di incidenti è in rapido aumento. Mentre la disattenzione e la scarsa consapevolezza dei rischi continuano a essere responsabili di molti incidenti in montagna, stanno emergendo anche nuovi fenomeni. Walter Cainelli, presidente del Soccorso Alpino del Trentino, mette in guardia il Corriere dagli errori fatali che stanno diventando sempre più comuni in montagna. Le esperienze di soccorso alpino rivelano un quadro mutevole degli incidenti. Mentre un tempo i problemi erano dovuti principalmente all’inesperienza, ora stanno emergendo nuove categorie di rischio. Tra queste, in particolare, gli incidenti che coinvolgono le bici elettriche. I ciclisti spesso rimangono bloccati ad altitudini elevate perché le batterie sono scariche. „Almeno due o tre volte alla settimana, dobbiamo soccorrere persone in bicicletta a 2.500 metri di quota„, riferisce Cainelli. Ma i turisti che scivolano mentre scattano selfie in punti esposti o che arrivano sul ghiacciaio in infradito rappresentano anche una sfida per i soccorritori alpini. „Con la comodità delle funivie e degli impianti di risalita che portano in vetta, spesso troviamo persone ad alta quota che indossano calzature inadatte„, lamenta Cainelli.

L’esperto raccomanda da anni maggiore prudenza in montagna. „I nuovi trend di incidenti sono sempre più legati a comportamenti imprudenti e a una diffusa sottovalutazione dei rischi„, sottolinea. Che sia estate o inverno, un’attenta pianificazione è essenziale prima di qualsiasi escursione in montagna, secondo Cainelli. Questo include non solo la scelta del percorso, ma anche l’attrezzatura giusta e la consultazione di bollettini meteorologici accurati. Ad esempio, è consigliabile evitare di scalare la montagna nelle ore più calde. Partire la mattina presto è molto più fresco, afferma Cainelli, e questo riduce lo sforzo fisico. Per un’escursione semplice, spesso sono sufficienti scarpe comode, una giacca antipioggia leggera nel caso in cui si venga sorpresi da un temporale e molti liquidi e cibo. Poiché i social media incoraggiano l’imitazione, possono trasformarsi in una trappola insidiosa in montagna. Qualcuno parte per un’escursione, la pubblica online e tutti vogliono fare lo stesso. Alcuni, meno preparati, ci provano comunque, e poi capitano incidenti.

Particolarmente rischiosi: i selfie scattati da un precipizio alla ricerca di like. Come riporta Cainelli, questo fenomeno sta diventando sempre più comune. Un simile comportamento dimostra una grave mancanza di educazione ambientale di base e un approccio completamente sbagliato alla natura e alla montagna, a volte con conseguenze fatali.

Eventi tragici come il crollo del ghiacciaio della Marmolada, tuttavia, servono anche a ricordare che gli imprevisti possono giocare un ruolo decisivo. Non esiste una sicurezza al 100% in montagna. „Bisogna essere consapevoli che questo tipo di incidenti può accadere in montagna. Una frana inaspettata, un improvviso cambiamento del meteo, o il passaggio di un animale selvatico che stacca massi che cadono sugli scalatori: tutte queste cose possono accadere„, avverte Cainelli.

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