Euregio, 60 ragazzi, sport e non solo

I bambini ed i ragazzi si stanno cimentando in sport come tiro a segno, tennis, arrampicata, beach volley, spikeball, rugby, ma praticano anche jogging e ginnastica mattutina o l’orientamento. Inoltre hanno la possibilità di conoscere nuovi aspetti storico-culturali e, soprattutto, stringere amicizia con coetanei provenienti da tutto il territorio dell’Euregio tirolese. Lungo il sentiero storico “Vivere al confine” sul Passo dello Stelvio, possono, ad esempio conoscere la storia del fronte dell’Ortler durante la Prima guerra mondiale.
E soprattutto, grazie alle esperienze condivise e con il supporto di allenatori nella loro lingua madre, italiano e tedesco, stanno imparare come superare ostacoli come le differenze linguistiche.
L’assessore provinciale sudtirolese allo sport, Peter Brunner, lunedì ha voluto essere presente all’arrivo dei ragazzi ed all’apertura dell’Euregio Sport Camp. Nel suo breven intervento, Brunner ha evidenziato la dimensione condivisa che caratterizza l’iniziativa: „L’EuregioSportCamp è la dimostrazione che lo sport è in grado di costruire ponti oltre i confini. I giovani sperimentano il senso di comunità, lo spirito di squadra e la diversità, valori che vanno ben oltre lo sport. Per il Sudtirolo, in qualità di provincia ospitante, è un’occasione preziosa per dimostrare la propria apertura, organizzazione e cordialità e per vivere attivamente lo spirito europeo“.
Accanto a Brunner, erano presenti all’incontro anche il sindaco di Malls, Josef Thurner per dare il benvenuto ai giovani partecipanti, il direttore Werner Oberthaler che ha fatto visitare la Scuola superiore Sport Invernali “Claudia von Medici”, mentre il segretario generale Christoph von Ach ha presentato l’Euregio.






