„Voi siete il Tirolo!“

Il cielo al mattino non era proprio sorridente, e qualche sguardo tradiva un po‘ di preoccupazione. Ma poi, durante la Santa Messa, il sole ha fatto capolino e tutto si è svolto nel migliore dei modi. Complici senza dubbio alcuni dei „rifondatori“ della Schützenkompanie Primor, che da lassù, fra nuvole e sprazzi d’azzurro, ci hanno messo del loro, ieri come nell’anno 2000.
Tante le bandiere delle Schützenkompanien presenti alla Aufstellung e poi in chiesa, a far da corona all’altare della bella Arcipretale di Fiera di Primiero: la Ehrenkompanie da Schönberg, legata da una lunga amicizia agli Schützen primierotti; delegazioni e Fahnenabordnungen da Ritten, Wolkenstein, Kurtatsch, St. Lorenzen e Anpezo; e poi la Bundesfahne molte compagnie del Welschtirol, che non hanno voluto mancare all’importante appuntamento.
Tanti e importanti anche gli ospiti e le autorità a dare lustro alla giornata: dal Vescovo di Trento don Lauro Tisi al Presidente della Provincia Fugatti, giunto un attimo dopo ma che poi si è fermato a lungo; e poi, l’assessore Marchiori, il presidente del Consiglio Provinciale Soini, i consiglieri Brunet e Kaswalder, la consigliera del Tiroler Landtag Gudrun Kofler. I Comuni del Primiero erano rappresentati da sindaci, vicesindaci, e presidente di comunità di valle che, giustamente, indossavano il medaglione.
Identità, storia, radici, tradizioni, Heimat e Tirolo
Il parroco Don Giuseppe Da Prà, nella sua introduzione alla Santa Messa, ha parlato subito chiaro: gli Schützen conservano e tramandano l’identità, vivono il legame forte con la comunità, con il territorio, in breve con la HEIMAT. „Sono stato a lungo parroco in Val di Fassa – ci ha detto poi Don Giuseppe, che è nativo del Cadore – è stata una buona, anzi, una ottima scuola. Quando sono stato destinato in Primiero avevo qualche timore, ma poi (prima ancora di domandare se c’era l’oratorio) ho chiesto se anche qui ci fosse la Compagnia Schützen: alla risposta affermativa. ho capito che avrei trovato una comunità salda nella fede e negli ideali, e che tutto sarebbe andato per il meglio!“
Il Vescovo Tisi ha ricordato il nome che la Schützenkompanie si voluta dare, quello di Giuseppina Negrelli „figura storica del territorio e tra le protagoniste della resistenza alle truppe napoleoniche nel primo Ottocento. Un simbolo di coraggio e legame con questa Terra, che oggi rivive nell’impegno degli Schützen – ha detto don Lauro nell’omelia, aggiungendo che la presenza degli amici Schützen “richiama le radici cristiane dell’Europa, e deve aiutarci a riconoscere che, quando si fa fuori Dio, si fa fuori anche l’Uomo”.
Al termine della funzione religiosa – magistralmente accompagnata dal coro parrocchiale di Siror e dal corpo folkloristico musicale di Primiero – le parole ed ringraziamenti dell‘Hauptmann Rodolfo Ceccon e poi gli indirizzi di saluto delle autorità presenti, che hanno rimarcato l’importanza delle radici, che tutti dovrebbero avere salde e profondamente piantate nella nostra Terra come le hanno gli Schützen, perchè senza radici, senza coscienza della nostra storia, della nostra identità, del nostro essere „altro“, non si va proprio da nessuna parte, non si può pensare all’Autonomia, non si costruisce futuro.
"Voi siete il Tirolo!"
Venticinque anni dopo il discorso di Eva Klotz per la rifondazione della Compagnia, la nipote Gudrun Kofler (consigliera della FPÖ nel Tiroler Landtag) ha espresso con chiarezza alcuni concetti forti; un discorso tenuto volutamente sia in tedesco che in italiano, per rispetto e in segno di unità, perchè, ha detto „Nel Tirolo storico, l’italiano era parlato comunemente, è parte della ricchezza culturale della nostra Heimat„.
„Nell’anno 2000, la rifondazione della vostra Compagnia non fu un atto simbolico, ma un segnale di vitalità, forte e coraggioso: “Ci siamo ancora! Non lasceremo che la nostra identità scompaia. Noi siamo il Tirolo!”. Proprio qui, nel Tirolo di lingua italiana, dove la nostra cultura, la nostra identità e la nostra storia sono particolarmente minacciate, ogni compagnia Schützen è molto più di un semplice sodalizio. È un baluardo contro l’oblio. Qui, chi si dichiara tirolese, chi indossa un costume tradizionale, chi si impegna come Schütze o Marketenderin – spesso non trova riparo nella nostra storia, ma deve affrontare grandi difficoltà e resistere ai venti più tempestosi – ha affermato Gudrun Kofler, aggiungendo –Vi va riconosciuto il massimo rispetto! Perché quello che fate non è per niente scontato. Servono coraggio, idealismo e un’enorme capacità di resistenza – soprattutto in un contesto e in un luogo dove la vostra identità viene messa in discussione, a volte in modo palese, a volte in modo più subdolo, ma costante. In un contesto dove spesso vi è poca conoscenza degli avvenimenti storici, delle vostre origini e della nostra cultura comune. Ma voi restate saldi! Voi vivete il Tirolo! Voi difendete quei valori che oggi spesso vengono derisi e osteggiati: l’amore per la Heimat, il senso di comunità, le tradizioni, la fede, l’orgoglio e la fedeltà al Tirolo.“
„E’ proprio questo, quello di cui abbiamo bisogno – soprattutto oggi – ha continuato Gudrun Kofler – Di questi tempi spesso vediamo sminuire ciò che è nostro, mentre si celebra tutto quello che arriva da fuori. Si tenta di convincerci che dobbiamo relativizzare la nostra storia, adattare le nostre tradizioni, reprimere la nostra identità, per essere “moderni” e “conformi”. Ma non è questo, quello che NOI vogliamo! Noi tirolesi sappiamo dove sono le nostre radici! E sappiamo anche che senza radici non c’è futuro. Per questo è così importante che voi ci siate – qui, nel cuore del Welschtirol – dove questa consapevolezza è stata minata per decenni e solo grazie a voi e al vostro impegno ha ritrovato fuoco e vigore, solo grazie a voi continua a vivere.“
„Ringrazio tutti voi – ha quindi concluso la nipote di Eva Klotz – i fondatori, i più anziani e i giovani, gli uomini e le donne – per il vostro impegno, la vostra fermezza e la vostra fede nella nostra comune Heimat. Possano molte generazioni seguire il vostro esempio – e non dimenticate mai: Voi siete il Tirolo – e lo sarete per sempre!“
All’uscita dalla Chiesa, la SK Schönberg ha eseguito la Ehrensalve ed è stata deposta una corona al monumento che ricorda i Caduti; quindi, dopo l’esecuzione del Landeshymne, la sfilata delle Schützenkompanien, accompagnata dalle note del Corpo Musicale Folkloristico di Primiero e della Banda di Faedo, ha attraversato l’intero centro di Fiera di Primiero, fra le bandiere tirolesi e i drappi biancorossi con lo stemma del Comune; la Defilierung davanti al palco delle autorità è stato l’ultimo momento solenne della giornata, che si è conclusa nella zona sportiva di Transacqua in musica ed allegria.
Qualche goccia di pioggia caduta nel pomeriggio non ha potuto togliere nulla a una „festa di compleanno“ davvero perfettamente riuscita. I ri-fondatori, lassù in mezzo alle nuvole di nuovo grige, di sicuro stavano sorridendo, nella certezza di aver „seminato bene“.






