Associazione per il patrimonio locale: „Ci sono altri modi“ (2)

Secondo lo storico locale, esempi provenienti dalle regioni limitrofe dimostrano che si può fare diversamente. Un altro esempio positivo è la Valtellina (provincia di Sondrio), dove ogni anno vengono organizzate almeno 20 giornate ciclistiche ed escursionistiche senza auto su diversi passi alpini, un numero in continua crescita. „La popolarità di questi eventi dimostra il bisogno di pace, movimento e di vivere la natura. Un possibile obiettivo di questo approccio sarebbe quello di rendere la mobilità ecosostenibile – ovvero ciclisti, escursionisti e bus navetta – la norma e limitare il traffico motorizzato a determinati giorni per chi non vuole rinunciarvi„, spiega l’Associazione Heritage. In Südtirol, tuttavia, il protocollo firmato nel 2022 per l’istituzione di una „Zona a basse emissioni Dolomiti“ non è ancora stato attuato. La prevista introduzione di un sistema di prenotazione online con contingenti giornalieri per l’accesso ai passi dolomitici particolarmente congestionati è stata rinviata a tempo indeterminato nella primavera del 2024 senza fornire alcuna motivazione, sebbene le basi per l’attuazione fossero state gettate da tempo. „Si è persa una grande occasione„, ha affermato l’Associazione per la Tutela del Patrimonio.
L’Associazione per la Tutela del Patrimonio Culturale chiede da anni un radicale riorientamento della politica del traffico sui passi alpini sudtirolesi. „Una vera riduzione del traffico richiede decisioni coraggiose: tra queste, la chiusura temporanea del traffico motorizzato privato durante l’alta stagione estiva e misure di riduzione del rumore basate sul modello tirolese, non solo per quanto riguarda il rumore al minimo, ma soprattutto per quanto riguarda il comportamento di guida con accelerazioni e frenate brusche. Bisogna ridurre la velocità e migliorare il monitoraggio„, afferma l’Associazione per la Tutela del Patrimonio Culturale. Invitano la Giunta provinciale ad attuare la delibera del Parlamento dell’8 maggio 2025 e a creare requisiti di legge per un’efficace riduzione del traffico. Ciò include, in primo luogo, l’immediata attuazione della „Zona a basse emissioni Dolomiti“, che include l’obbligo di prenotazione online. „Invitiamo i parlamentari (sudtirolesi) ad agire in tal senso a livello provinciale„, spiegano i conservatori del patrimonio culturale.
Infine, ma non meno importante, i conservatori del patrimonio culturale chiedono al consiglio provinciale di attuare finalmente l’attuale articolo 11/bis della legge statale sul controllo dell’inquinamento atmosferico (16 marzo 2000, n. 8), che consente esplicitamente l’introduzione di pedaggi sulle strade ad alto traffico. „Questo strumento deve essere utilizzato ora, soprattutto sui passi montani molto frequentati.
Chiunque abbia a cuore la protezione del clima, la qualità della vita e le attività ricreative in montagna non può più restare inerte„, ha dichiarato l’Associazione per la Conservazione del Patrimonio Culturale.






