Grandi carnivori: il report di giugno

Orso
Nel mese di giugno prosegue e va verso la conclusione il periodo degli amori, che porta gli orsi adulti a frequentarsi per gli accoppiamenti; in tali occasioni si possono verificare temporanei assembramenti di più individui. Le femmine accompagnate da piccoli dell’anno continuano ad evitare con attenzione i conspecifici al fine di tutelare la prole, ma iniziano a muoversi su porzioni più vaste del proprio home range, costantemente accompagnate dagli orsacchiotti.
A giugno 2025 gli indici di presenza relativi alla specie sono aumentati rispetto al mese precedente, così come gli eventi di danno, che di norma tra giugno e luglio tendono a raggiungere l’apice annuale. Va ricordato che, come nei mesi precedenti, anche a giugno 2025 i danni da orso sono stati inferiori a quanto registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. La tipologia di danno più frequente di questo periodo è stata il consumo di ciliegie, con eventuali danni anche alle piante (rami rotti) o alle strutture dei ciliegeti da reddito (es. rotture di teli anti Drosophila suzukii, insetto parassita del ciliegio).
A giugno si sono verificati tre investimenti stradali a danno di orsi: l’8 giugno un piccolo dell’orsa F7, radiocollarata, è stato investito e ucciso presso il lago di Toblino; il 19 giugno un orso è stato investito da un’ambulanza tra Cles e Mostizzolo e il 21 un orso è stato investito da un veicolo a Ponte Pià , tra Ponte Arche e Saone. Nei casi di Cles e Ponte Pià , i sopralluoghi di Squadra emergenza e/o NCCO (Nucleo cinofilo cani da orso) hanno escluso la presenza in zona degli orsi colpiti.
A giugno si sono aggiunte ulteriori segnalazioni relative a nuove cucciolate; la mappa che riporta le aree del Trentino occidentale interessate è consultabile sul sito istituzionale dedicato ai grandi carnivori. Come comunicato nel precedente aggiornamento, entrambe le orse radiocollarate – le cui aree di frequentazione sono mappate – sono accompagnate da piccoli.
Lupo
Nel mese di giugno i nuclei riproduttivi si prendono cura delle nuove cucciolate. I lupacchiotti hanno poche settimane di vita: così come per il cane l’acquisto di udito, vista, mobilità e lo svezzamento dei cuccioli sono rapidi, le tempistiche analoghe. In questo periodo dell’anno la presenza dei lupi sul territorio tende a farsi meno percepibile dall’uomo, a livello di indici di presenza (es. predazioni su selvatici in fondovalle) o avvistamenti, rispetto ad altri periodi dell’anno.
Come nei mesi precedenti si sono ripetuti casi di predazione da lupo a carico del bestiame domestico (ovicaprini e asini), soprattutto in bassa Valsugana; si sono occasionalmente verificati altri eventi un po’ su tutto il territorio provinciale.
Sono stati già installati o sono in via di trasporto in questi giorni, tramite camion ed elicottero, 11 moduli abitativi (box) concessi dall’amministrazione provinciale in comodato d’uso gratuito a pastori transumanti in alpeggio su pascoli privi di strutture di ricovero e di viabilità , al fine di permettere una migliore custodia delle greggi e l’uso quotidiano di recinzioni elettrificate per prevenire predazioni da grandi carnivori. Laddove possibile trovare un accordo con le amministrazioni proprietarie interessate (Comuni e ASUC) prosegue l’opera di sostituzione dell’uso dei moduli elitrasportabili sopra descritti con ricoveri in legno fissi, progettati e realizzati direttamente dal personale del Servizio Foreste. Nel 2025 saranno realizzati e/o ristrutturati dal Servizio Foreste due ulteriori ricoveri sui monti di Bieno (Valsugana) e Tenno (Alto Garda), e altri saranno realizzati in seguito. Inoltre, tra il 2025 e il 2026 la Comunità della Valsugana si è impegnata a realizzare e/o ristrutturare, con fondi PNRR, e, nel caso del comune di Castello Tesino, con la compartecipazione economica del Comune, ulteriori due ricoveri sul territorio di competenza.
Sciacallo dorato e lince
Come per il lupo, in questo periodo stagionale anche i nuclei riproduttivi di sciacallo dorato (sul territorio provinciale quelli conosciuti sono quattro) sono alle prese con la cura delle nuove cucciolate. Il 10 giugno è stata fototrappolata, in evidente stato di lattazione, la femmina riproduttiva del nucleo presente nell’area di Cavalese.
Rimane confermata, ormai da tre anni, l’assenza di dati di presenza relativi alla lince.






