Fascia o medaglione? Dipende… da cosa?

Oggi è un normale lunedì estivo, il giorno in cui si riprende il solito ritmo quotidiano, archiviato il fine settimana che, per i comuni cittadini è il momento del riposo e del relax, per gli amministratori pubblici spesso invece rappresenta il momento scelto per eventi ufficiali, manifestazioni, cerimonie e inaugurazioni.  Per noi è, ancora una volta, il momento di chiederci… PERCHE‘?

Ecco una breve panoramica.

Vlarotz, Bersntol: cerimonia alla Feldkapelle in onore ai caduti della Prima Guerra Mondiale.  Sull’invito alla cerimonia ci sono i simboli dell’Amministrazione Comunale, della Regione Autonoma, della Schwarzes Kreuz, dei gruppi ANA locale e di Trento.  La Feldkapelle fu costruita in località Balkof dagli Standschützen del Battaillon Reutte, impegnati a difendere i confini della Heimat da un esercito invasore, quello italiano.  L’edificio è stato poi ricostruito dal gruppo alpini di Vlarotz.

Anche quest’anno alla cerimonia hanno partecipato delegazioni di Croce Nera, Kaiserjäger, Standschützen, oltre alle autorità provinciali e locali.  Ecco, le autorità locali, i sindaci della Bersntol, valle di minoranza linguistica, che dovrebbero essere gli ambasciatori della nostra identità tirolese, della nostra specificità, di quel nostro essere „altro“ rispetto allo stato italiano che è il principio su cui si basa la nostra Autonomia Speciale. Quindi PERCHE‘ indossano tutti la fascia tricolore, e pure un cappello alpino? Dove sono i medaglioni che sono il simbolo del sindaco quando è chiamato rappresentare la propria comunità, in questo caso anche la propria appartenenza alla minoranza della Bersntol,  la propria Heimat, la propria specialità? Dove sta il „segno di fratellanza fra i popoli“ che troneggia sull’invitoP

Daolasa, cerimonia di chiusura del campeggio degli allievi dei Vigili del Fuoco Volontari.  Anche qui parliamo di una delle eccellenze della nostra Terra, uno dei „retaggi“ del nostro essere „altro“, una delle istituzioni nate quando eravamo parte integrante dell’Impero.  I Vigili del Fuoco Volontari sono un fiore all’occhiello della nostra Autonomia Speciale, si dice sempre in queste occasioni… Quindi, PERCHE‘?

Perchè i sindaci sul palco hanno ben pensato di impersonare non la nostra Identità, la nostra specificità, la nostra Storia, la nostra Identità, la nostra intera comunità, indossando il simbolo che rappresenta tutto questo, ma il governo centrale e centralista romano? Perchè sul palco ci sono solo fasce tricolori e nemmeno un medaglione?

San Romedio, commemorazione del voto Hoferiano.  Alla solenne cerimonia – organizzata dalla locale Schützenkompanie in collaborazione con il Welschtiroler Schützenbund,  sono presenti tante delegazioni Schützen dall’intero Tirolo; fra le autorità,  il Sindaco Slaifer assieme ad altri colleghi della valle e non, e l’assessore alla promozione dell’Autnomia e dell’Euregio Marchiori.  Il sindaco Slaifer indossa correttamete il medaglione, come ha fatto anche in precedenti edizioni della commemorazione, gli altri colleghi non esibiscono nessun simbolo particolare.

Non dovrebbe essere necessario sottolineare la scelta corretta, ma vista l’aria che tira …

Qui invece siamo a Folgaria. Due sono le occasioni ufficiali: il benvenuto del sindaco alla Giunta provinciale in seduta fuori porta venerdì scorso, e l’inaugurazione del nuovo acropark.

A parte  il doppio utilizzo di fascia tricolore e medaglione, che è quanto meno discutibile,  sembra il voler tenere il piede in due scarpe, il non scegliere per non far torto a nessuno. Di che torto si parli poi, non lo capiamo proprio.    Come non capiamo la scelta del simbolo da indossare nell’inaugurazione dell’acropark e del nastro tagliato durante la cerimonia: è l’inaugurazione di una struttura ricreativa, non un conferimento di cittadinanza.

Quindi PERCHE?  Perchè la normativa che riguarda il simbolo medaglione quale simbolo del Sindaco quale  capo dell’amministrazione comunale e quindi della propria comunità, viene rispettata solo a San Romedio? Forse perchè qui c’erano solo ed esclusivamente Schützen e nelle altre occasioni il „pubblico“ era più variegato ? Perchè altri potrebbero non capire? Magari protestare? O addirittura non appoggiare con il voto a un prossimo appuntamento elettorale?

A questo punto ci domandiamo: quanta importanza diamo alla nostra specificità, al nostro essere „altro“ rispetto allo stato italiano, alla nostra Storia, alla nostra Identità? Quanta importanza diamo alla nostra Autonomia Speciale, se abbiamo vergogna, timore, paura, a mostrarne  i simboli quando le stesse nostre leggi lo richiedono?

Quanto aspetta ancora l’assessore provinciale alla promozione dell’Autonomia e dell’Euregio a mettere in chiaro tutto questo, e se serve, a dare una „strigliata“ a chi non rispetta le normative, i simboli, la sua e la nostra Identità, la nostra Autonomia?

Quanto tempo abbiamo ancora, prima che sia troppo tardi? Sempre che non si sia già oltrepassato il punto di non ritorno…