Un nuovo castello per i Vigili del Fuoco

Un nuovo castello di manovra alto 16 metri, progettato per potenziare le attività formative e operative del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari, è stato inaugurato nei giorni scorsi alla Caserma di Mori alla presenza tra gli altri del Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e del presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, del vice sindaco di Mori Aurelio Gentili, della presidente del Consiglio comunale Paola Depretto, dell’ex assessore provinciale alla protezione civile Tiziano Mellarini, del Presidente della Federazione dei volontari dei Vigili del Fuoco Luigi Maturi e del comandante dei Vigili del Fuoco di Mori Mauro Maltauro.
Nello stesso giorno sono stati presentati anche tre nuovi mezzi operativi che vanno a sostituire quelli obsoleti che avevano più di 30 anni di servizio. Sono un Ford Transit polifunzionale per soccorsi tecnici, la nuova barca distrettuale in dotazione al Corpo e un mezzo AEBI antincendio con modulo scaricabile polifunzionale.
In occasione dell’inaugurazione, davanti a cittadini e autorità , i Vigili del Fuoco Volontari di Mori, insieme al Corpo Allievi, hanno dato dimostrazione delle proprie competenze attraverso una serie di esercitazioni pratiche, mettendo in luce le potenzialità del nuovo castello e dei mezzi operativi. Il Corpo dei Vigili del Fuoco di Mori è composto da 65 volontari, tra cui sei donne, cinque allievi, otto onorari e due sostenitori. Ogni anno svolge circa 500 interventi.
„Il nuovo castello rappresenta un traguardo importante per il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Mori e per l’intero sistema di protezione civile del Trentino – ha dichiarato Fugatti – il nuovo castello di manovra e i mezzi presentati oggi sono il frutto di una visione concreta: fornire ai nostri volontari strumenti all’altezza delle sfide, perché possano continuare a operare con la massima efficacia, tempestività e sicurezza. A loro va il nostro ringraziamento per l’impegno quotidiano al servizio della comunità . L’investimento si inserisce in un più ampio percorso di potenziamento della formazione e delle dotazioni del sistema dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari trentini da sempre colonna portante della sicurezza dei territori“.
Tante parole, indubbiamente belle, come accade sempre quando si parla di Vigili del Fuoco Volontari, uno dei fiori all’occhiello della nostra Terra, della nostra specificità . Da secoli, insieme agli Schützen, si sono incaricati, in maniera volontaria, della protezione e della difesa dei nostri paesi, delle nostre comunità , per dirlo con una parola soltanto, della nostra Heimat. Sono considerati uno dei simboli della nostra identità , del nostro essere altro, di tutto quello su cui poggia la nostra Autonomia speciale.
E quindi, per sottolineare tutto questo… PERCHE‘?
PERCHE‘ nella cerimonia di inaugurazione si è pensato di utilizzare un nastro tricolore, invece di uno con colori della Provincia Autonoma di Trento?
PERCHE‘ il gigantesco bandierone srotolato dai Vigili del Fuoco Volontari nel corso della loro manovra rappresentativa sul nuovo castello, aveva pure questo i colori della bandiera italiana? Perchè per sottolineare la storia dei Vigili del Fuoco Volontari e della nostra Terra, le nostre antiche norme, le nostre tradizioni, il nostro essere „altro“ rispetto allo stato italiano, la nostra specificità … non si è utilizzata una bandiera della nostra Provincia Autonoma?
PERCHE‘ abbiamo così tanta paura di mettere in risalto la nostra Autonomia Speciale in ogni occasione possibile, anche attraverso i suoi colori ed i suoi simboli? Cosa aspettiamo a farlo, forse di non averla più? Â






