NaturALA per la comunità

Fiori, animali, scorci naturali e paesaggi del nostro territorio: il percorso di cura passa anche da qui, ambienti confortevoli e accoglienti che possano stimolare il benessere emotivo. Con questo intento l’associazione «Amici della fotografia NaturALA» ha donato 30 pannelli fotografici al presidio socio sanitario di Ala, futura Casa e Ospedale di Comunità.

La consegna delle fotografie è avvenuta la settimana scorsa nella struttura sanitaria da parte del presidente dell’associazione Roberto Zendri, alla presenza del direttore generale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Antonio Ferro, del sindaco di Ala Stefano Gatti, dell’assessore comunale Vanessa Cattoi e del direttore del Distretto sud Luca Fabbri. Hanno partecipato alla cerimonia anche diversi soci dell’associazione «NaturALA», i rappresentanti della direzione di distretto e delle Apsp del territorio.

I 30 pannelli fotografici rappresentano principalmente paesaggi, fiori, fauna ed eventi folcloristici del territorio e saranno collocati in zone di passaggio del presidio di Ala, come sale d’attesa e corridoi, con l’intento di creare un ambiente favorevole al benessere dei pazienti. L’iniziativa intende promuovere un nuovo modo di concepire gli ambienti di cura: più attenti alla dimensione relazionale, alla bellezza e alla dignità delle persone assistite.

Le fotografie realizzate dai soci dell’Associazione sono periodicamente esposte in varie mostre realizzate nel territorio di Ala e al termine delle esposizioni vengono donate a vari enti e istituzioni. Analoghe iniziative sono già state realizzate negli anni scorsi in favore delle amministrazioni comunali di Ala e di Avio, della Rsa di Avio, del Centro anziani di Ala, delle Scuole elementari e medie della zona e anche della Regione Trentino Südtirol

«Questa donazione – ha commentato il direttore generale di APSS Antonio Ferro – rappresenta molto più di un intervento estetico: è un gesto di cura verso gli spazi della salute pubblica e verso le persone che li vivono ogni giorno, siano esse pazienti, familiari o operatori sanitari. Questi splendidi pannelli fotografici contribuiranno a rendere gli ambienti sanitari accoglienti, rasserenanti e umani. Si tratta di un esempio concreto di come il dialogo tra arte, territorio e sanità possa generare valore e senso di comunità».