Nuova area museale e centro culturale a Schnals (2)

Il Campus Transumanza si trova a Schnals, in località Madonna di Schnals, nelle immediate vicinanze dell’archeoParc. L’area comunale ospita attualmente quattro edifici: il piano superiore di un edificio residenziale (Schnals-Schmied Hütt), un mulino (Schnals-Gorfer Mühle), una stalla con fienile (Schnals-Brugger Hütten) e una segheria veneziana (Schnals-Pitairer Säge). Uno degli edifici (Schnals-Pitairer Säge) è una replica. Gli altri tre sono edifici storici ricollocati, risalenti alla metà del XVI secolo. La maggior parte delle sale è multifunzionale; una sala è dotata di tecnologia per conferenze e, come l’intera area, può essere affittata. Le istituzioni e le associazioni di Schnals le affittano gratuitamente per eventi interni. „La mostra presenta il contesto in cui si svolge la transumanza di Schnals. Rende visibile una sorta di tessuto che attraversa l’Europa. La mostra invita al dialogo nello spirito del rispetto per la diversità culturale e della conoscenza degli altri„, affermano i curatori. Oltre a „Paths of Grass and Rock“, sarà esposta anche un’installazione video temporanea dell’artista polacco-britannica Joanna Piotrowska. „Tactile Afferences“ (fibre nervose che ci permettono di percepire il tatto, la pressione, ecc.) dura sei minuti ed è stata creata in collaborazione con lo studio di design milanese Formafantasma e la fondazione romana In Between Art Film. L’artista invita gli spettatori a esplorare la complessità delle emozioni evocate dal tatto. Piotrowska proietta questa complessità sulla comunicazione tra due specie, sul rapporto tra umani e pecore. Presenta il tatto come una forma di conoscenza e un linguaggio universale: un modo per avvicinarsi all’ignoto.
L’installazione video fa parte della mostra itinerante „Oltre Terra. Perché la lana è importante“, creata da Simone Farresin e Andrea Trimarchi di Formafantasma insieme al Museo Nazionale Norvegese di Oslo nel 2023 e attualmente esposta allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Le mostre dei prossimi mesi presenteranno anche immagini dei ragazzi di Schnals, realizzate nell’ambito di un workshop di graffiti con l’artista altoatesino Paul Löwe. „Abbiamo esplorato il tema della transumanza„, spiega Lisa Tappeiner, direttrice del centro giovanile Time Out di Certosa. Verrà inoltre presentato un progetto di storia orale delle scuole elementari di Schnals, condotto insieme all’Associazione Culturale Schnals e all’AISO – Associazione Italiana di Storia Orale.
Il percorso museale sarà inoltre fortemente caratterizzato da stazioni di attività , simili a quelle presenti nell’archeoParc e in vari centri scientifici, tra cui una progettata dal progettista gardenese Teo Mahlknecht. L’idea di queste stazioni risale al filosofo e pedagogista tedesco Hugo Kükelhaus, che le introdusse per la prima volta come „esperienza sensoriale“ all’Esposizione Universale di Montreal del 1967.
Alcune parti della mostra sono ancora in fase di elaborazione, tra cui un’esposizione multimediale permanente sulla transumanza della Val Schnals e una scultura di Elias Wallnöfer di Lasa e Harald Rainer di Val Schnals. L’opera di scalpellino in gneiss di Psair, di stampo cospiratorio, metterà in luce le sinergie tra i principali attori della transumanza: pecore, uomini e cani.  Informazioni sulle giornate di apertura: www.archeoparc.it/kalender






