von mas 19.06.2025 17:00 Uhr

No al voto disgiunto nei comuni

Il Consiglio Regionale ha respinto il disegno di legge presentato dal TeamK, riguardante una modifica della legge elettorale dei comuni, anche se limitata alla sola provincia di Bolzano

Immagine di repertorio PAT

L’obiettivo del disegno di legge , secondo i proponenti, è l‚introduzione del cosiddetto voto disgiunto nei comuni sudtirolesi con meno di 3.000 abitanti; ciò consentirebbe di distribuire i voti di preferenza anche su liste diverse.  Koellensperger (Team K)  ha detto che il testo vuole cercare di mettere un freno all’astensionismo, ma si tratta di un cambiamento che riguarderebbe solo il Sudtirolo. Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha osservato come in effetti i consiglieri trentini abbiano detto che il sistema a loro parere porterebbe ad una minore governabilità ma ha osservato come servano comunque formule nuove per portare la gente ad una maggiore partecipazione al voto. Il voto disgiunto, con il nostro emendamento, non avrà effetto in Provincia di Trento, ma sarà applicato solo in quella di Bolzano. 

Sandro Repetto (Pd) ha detto che l’emendamento in effetti cambia del tutto l’impatto della legge ma di avere difficoltà a valutare l’impatto del provvedimento, e ha preannunciato l’astensione. Brigitte Foppa (Verdi) ha aggiunto che nei comuni germanici esista questa possibilità e che la governabilità venga attuata senza difficoltà. Harald Stauder (Svp)  ha osservato come le persone debbano poter scegliere i propri rappresentanti in base agli obiettivi che gli stessi si prefiggono, questa sarebbe solo una misura parziale. Alle ultime elezioni, in diversi comuni sudtirolese si è presentata una sola lista e anche questo non è stato facile da ottenere.

Guglielmo Valduga (Campobase) ha detto che è necessario fare una riflessione sulle forme elettorali per recuperare partecipazione al voto, ma che serva un salto culturale per ottenere questo cambiamento. In Provincia di Trento nel passato si è provato il voto disgiunto alle comunali, ma i risultati non sono stati quelli attesi. A me interessa anche la cornice regionale, fatico a comprendere provvedimenti che ci dividono. Michela Calzà (Pd) ha notato che la proposta emendata solleva comunque un tema comune. quello della democrazia locale. Serve una riflessione ampia, ma soprattutto la coerenza politica dei candidati. La disaffezione al voto è problema reale e preoccupante.

Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che la politica deve fare di tutto per riconquistare la fiducia della gente, la colpa è anche delle maggioranze  che insediano giunte comunali che non rappresentano le scelte degli elettori. Ma abbiamo dubbi anche sulle applicazioni pratiche di un voto disgiunto. Andrea de Bertolini (Pd) ha aggiunto che i temi trattati sono di profonda attualità ma non ha nascosto anche la propria perplessità sul ddl in discussione. Non è solo un problema di regole, ma anche culturale, quindi anche dei partiti.  Chiara Maule (Campobase) ha confermato come in Provincia di Trento oggi sarebbe difficile gestire il voto disgiunto, limitando con l’emendamento di oggi la proposta al solo Sudtirolo vede il suo gruppo favorevole.

L’assessore Locher ha dichiarato che secondo lui questo tipo di cambiamento non andrebbe ad influenzare  la partecipazione al voto. A nostro avviso – ha aggiunto – non sarebbe una scelta corretta introdurre questa scelta solo in Provincia di Bolzano,  inoltre non mancherebbero aspetti pratici di difficile approccio. Ci sono già candidati indipendenti in diverse lista, nessuno è obbligato ad iscriversi ad un partito per potersi candidare. Differenziare ulteriormente le due province non sarebbe funzionale. 

In sede di replica i rappresentanti del Team K hanno dichiarato che l’impossibilità di voto disgiunto è una notevole carenza per il sistema elettorale. Tutti parlano di necessità di coinvolgere le persone, ma poi non viene permesso di tentare nuove possibilità,  come questo nostro ddl consentirebbe di fare in Sudtirolo.

L’aula non ha approvato il passaggio alla discussione articolata e la proposta è stata quindi respinta.

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