Euregio: „Accadeva 100 anni fa“

Da „Grandi progetti per lo sfruttamento delle forze idriche in Trentino“ – pubblicato il 29 maggio
„Grandi progetti vengono discussi nel maggio del 1925 nella parte meridionale del Tirolo, come riportano le Bozner Nachrichten del 18 maggio. Tuttavia, „la popolazione di intere valli e di città importanti non vuole saperne della creazione di tali meraviglie del mondo nella propria terra.“ Concretamente, in queste settimane di cento anni fa si discute di diversi progetti per l’utilizzo dell’energia idroelettrica nella regione, tra cui uno per la deviazione del fiume Sarca e del lago di Molveno. A tal proposito vengono organizzate diverse assemblee. Di uno di questi incontri – „contro la deviazione della Sarca e la rovina del lago di Molveno“ – riferisce il quotidiano Il Nuovo Trentino il 27 maggio 1925:
Il cav. dott. LEONIDA RIGHI, per i Comuni delle Giudicarie, rinnova la opposizione a qualunque deviazione dei corsi d’acqua giudicariesi […]. In ispecie si oppone in modo assoluto ai progetti […] concernenti deviazioni dal bacino imbrifero del Sarca e dell’Arnò con immissione nel bacino imbrifero del Chiese. Con queste deviazioni viene assolutamente isterilita la coltura in tutte le Giudicarie e nel Basso Sarca, coltura molte volte stentata pel clima che, privata dell’irrigazione, ridurrebbe al nulla qualunque produzione del terreno. Vi sono inoltre svariate industrie e diverse centrali elettriche che verrebbero soppresse per la mancanza d’acqua. […]
Si oppone alla perforazione del massiccio del Brenta, dacché sembra geologicamente provata la esistenza di serbatoi interni e rilevanti laghi sotterranei formati dalle acque dei ghiacciai del gruppo di Brenta, che alimentano quasi con sicurezza tutte le sorgenti di acqua potabile di Stenico, Tione, non esclusa quella di Riva e Rovereto che risultano tutte acque potabili per efficienza cogli dentici risultati di analisi e temperatura. Non è escluso che dal gruppo di Brenta deriva anche la preziosa sorgente delle Terme di Comano che potrebbe venir compromessa. […]
Si oppone poi allo svasamento dello stesso ad una profondità superiore ai 12 metri, già consentita dal Comune di Molveno, perché con un maggior svaso si mettano in pericolo le sponde per franamenti e si rende inabitabile il territorio in linea sanitaria. Il soggiorno di Molveno è già acquisito per l’industria dei forestieri e vi prospera un albergo di primo ordine: col maltrattare questo lago alpino a scopi esageratamente industriali viene distrutta l’industria dei forestieri con discapito della economia nazionale e delle bellezze alpine che è dovere conservare.”
Da „Sudtirolo Una nuova ondata fascista”, pubblicato il 22 maggi
Il clima sempre più duro verso tutto ciò che non si conformava alla visione fascista del mondo fu avvertito con sempre maggiore intensità anche dalla popolazione di lingua tedesca del Sudtirolo. Nell’edizione del 18 maggio 1925, il quotidiano Allgemeiner Tiroler Anzeiger riassume così gli ultimi sviluppi
“‘C’è qualcosa di marcio nello Stato di Danimarca’, si dice da qualche parte. Si potrebbe riprendere questa citazione con una piccola modifica e applicarla bene alla nostra situazione, dicendo: ‘C’è qualcosa di marcio nell’Italia fascista.’ Lo si avverte da ogni angolo e, naturalmente, siamo ancora una volta noi tedeschi i capri espiatori e dobbiamo subire un’ondata che è tutt’altro che piacevole. Ma cosa può mai essere piacevole per i tedeschi a sud del Brennero?
Questa volta tutto è iniziato con la famosa festa dei vigili del fuoco a Bolzano. […] Tutto era pronto, ma mancava ancora una cosa: il permesso. Non che non fosse stato concesso – oh no, le autorità sono troppo avanti per questo, bisogna ammetterlo. Solo alcune ‘piccole’ condizioni furono poste: per ciascuna associazione tedesca dei vigili del fuoco della regione era ammesso un solo rappresentante, mentre le associazioni italiane dell’intero Regno potevano partecipare con quanti rappresentanti volevano, e questi rappresentanti italiani dovevano essere mantenuti a spese dei vigili del fuoco di Bolzano (!). […]






