„La guerra sulla porta di casa“ a Predazzo

La mostra fotografica curata da Marco Ischia e Flavio Marchetti con il patrocinio della Federazione degli Schützen del Welschtirol,  rievoca il maggio 1915 quando la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria provocò l’esodo di una grande massa di abitanti, prevalentemente costituita da donne, bambini e vecchi che avevano la sfortuna di vivere lungo la fascia di confine del Tirolo meridionale che sarebbe stata interessata per più di 41 mesi dalle operazioni militari tra i due eserciti.
Approssimativamente un terzo della popolazione della nostra provincia nel corso della guerra dovette lasciare la propria casa; alcune migliaia di volontari, anziani e giovanissimi non ancora reclutati nell’esercito imperiale, in quel maggio del 1915 si apprestarono a presidiare la linea di difesa arretrata che era stata approntata nei mesi precedenti in vista dell’ormai inevitabile voltafaccia dell’Italia rispetto all’alleato storico ed alla sua prossima apertura del conflitto.
«La guerra sulla porta di casa» significa esattamente questo: la guerra che non ti aspettavi, il vicino che si presenta armato alla tua porta.
La mostra – dopo essere stata ospitata, fino al 24 maggio (data fatidica…) a Palazzo Trentini, giunge ora in Val di Fiemme, più precisamente a Predazzo, presso la Vecchia Stazione.
L’inaugurazione è prevista per domani sera -venerdì 30 maggio – alle ore 20.30, con la partecipazione fra gli altri di Flavio Marchetti, uno dei curatori.
La mostra sarà poi visitabile tutti i giorni, dalle 10.00 alle 18.00, fino al 14 giugno..






