An der Front: Bocca dell’Ussol / Cima Gavardina

Il lungo crinale che dalla Rocchetta arriva fino a Cima Gavardina, domina le intere valli di Ledro e di Concei. Alla dichiarazione di guerra italiana, i paesi di fondovalle furono immediatamente evacuati, e gli abitanti messi in salvo nei campi profughi, per la maggior parte in Boemia.
Sul crinale, anche in questo caso, furono gli Standschützen a salire per organizzare la prima difesa. Ancora oggi si trovano numerosi resti di fortificazioni: dal lungo camminamento che lo percorre per intero, alle trincee scavate nella roccia o costruite con il cemento, agli slarghi realizzati per le postazioni dei cannoni e delle mitragliatrici, ai posti per i tiratori scelti. E poi ripari, baracche, magazzini, ricoveri, cucine, per ospitare centinaia di uomini, e linee di teleferiche che salivano dal fondovalle.
Una lunga linea di fronte, grandiosa e solida, che resistette fino all’armistizio.
La Croce di An der Front, posata dalle compagnie Judicarien Tre Pief e Villanders, s trova proprio sulla cima del Monte Gavardina, a 2047 metri di quota.
Percorso: Dal Soldatenfriedhof di Bondo, in automobile, si scende fino al ponte che attraversa la valle e si prende la strada a sinistra che sale a Malga Gavardina, fermandosi dopo circa 5 chilometri, dove si trova il parcheggio.
Seguendo la strada forestale marcata 414 in mezz’ora si sale a Malga Casinotto: da qui in poi la traccia è meno evidente, il sentiero presenta una marcatura rada ed è a tratti nascosto dall’erba alta o cancellato dal passaggio degli animali al pascolo. La salita è lenta lungo il sentiero ripido e non facilissimo, ma sicuramente interessante per l’ambiente e per i resti di fortificazioni.
Dati tecnici: percorso montano poco tracciato, abbastanza ripido e pertanto abbastanza impegnativo. Calcolare circa tre ore e mezza per coprire i 7,5 chilometri del tragitto fra andata e ritorno, per un dislivello positivo di 620 metri.






