Decentramento degli uffici provinciali

Negli ultimi anni – si legge nella mozione – il fenomeno del pendolarismo ha assunto dimensioni significative nella nostra provincia. Ogni giorno, numerosi lavoratori e lavoratrici si spostano dalle valli verso il capoluogo, affrontando lunghi tempi di percorrenza che incidono negativamente sulla qualità della vita, in termini di mobilità e sostenibilità ambientale.
Tale condizione si riflette in particolare sulla popolazione femminile, in modo ancor più marcato sulle madri lavoratrici che, quotidianamente devono confrontarsi con la complessità di conciliare gli obblighi professionali con le responsabilità familiari ed esigenze di cura nei confronti dei figli, soprattutto se in età scolare.
Suddetta dinamica porta spesso le famiglie a trasferirsi verso il capoluogo, contribuendo così – anche involontariamente – ad alimentare il fenomeno dello spopolamento delle valli. E’ ormai noto come molte zone del nostro territorio, in particolare i comuni montani, siano interessate da un progressivo calo demografico, con conseguente riduzione dei servizi, invecchiamento della popolazione e indebolimento del tessuto socioeconomico locale.
Per contrastare questa tendenza, recentemente la Giunta provinciale ha introdotto una prima misura concreta, annunciando l’assegnazione di un contributo a fondo perduto fino a 100.000,00 euro per l’acquisto e la ristrutturazione di immobili in comuni colpiti dallo spopolamento.
Tuttavia, pur trattandosi di un provvedimento rilevante, non può invertire il fenomeno dello svuotamento delle valli, se non accompagnato da politiche strutturali in grado di rendere tali territori attrattivi dal punto di vista lavorativo e dei servizi.
Accanto a tale iniziativa ed a quelle per il potenziamento del cosiddetto lavoro agile, ,otrebbe porsi l’idea di decentrare nelle vallate alcune strutture della Provincia che ad oggi insistono nelle città . Attualmente, infatti, le strutture dell’Amministrazione provinciale sono collocate prevalentemente nel capoluogo. Su circa 4500 dipendenti dell’Amministrazione pubblica provinciale circa 600 lavorano nelle valli.
Uno studio di fattibilità per un piano di decentramento mirato di uffici provinciali dalle sedi centrali di Trento verso le valli, se attuato, potrebbe rappresentare una strategia efficace per il miglioramento della conciliazione vita-lavoro, per la riduzione dei flussi pendolari e, più in generale, per una redistribuzione più equilibrata delle funzioni amministrative sul territorio trentino. Parallelamente, il decentramento, se ben pianificato ed attuato con attenzione, potrebbe contribuire a sostenere in modo sostanziale il processo di rivitalizzazione delle valli – in termini sia demografici che economici.






