Il mistero del 24 maggio

Si dirà : ma Italia e Austria-Ungheria non erano alleate nella „Triplice alleanza“ assieme alla Germania? Si, lo erano ma l’Austria – giustamente – non si fidava dell’Italia. Con trattative segrete l’Italia aderì al „Patto di Londra“, cioè si alleò con le nazioni nemiche di Germania e Austria-Ungheria. Ma contemporaneamente era sempre membro della „Triplice alleanza“. Il Patto di Londra venne firmato il 26 aprile 1915 e la triplice alleanza fu disdetta il 7 maggio. Quindi per 12 giorni l’Italia fu alleata di entrambe le parti in guerra! Fu l’Italia a dichiarare la guerra e quindi ad essere l’aggressore. Diciamolo onestamente: gli italiani ci sono cascati tutti. Vedono questo nemico invasore da cui bisognava difendersi, mentre poi studiando la storia e riflettendoci su si capisce che era l’Austria ad essere invasa, e lo sarà per due anni, fino a Caporetto. Dove le parti si invertirono, ma non perché l’Austria voleva aggredire l’Italia, semplicemente perché è logico che se un esercito è in fuga, l’altro lo insegue fino a dove è possibile, e si ferma quando i necessari rifornimenti diventano troppo lontani per consentire di proseguire. Oltre anche al fiume Piave in piena, insuperabile.
„Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 maggio„, così comincia la celebre „Canzone del Piave“. Fra il Piave e l’antico confine austro-ungarico (vicino Torviscosa) vi sono circa sessanta chilometri. È evidente che in questi versi vi è un colossale errore di strategia militare. Quando scoppia una guerra l’esercito deve essere già sulla frontiera, non appena avviarsi a così tanta distanza. Concediamo comunque la „licenza poetica“. Nel verso successivo „l’esercito marciava per raggiunger la frontiera, per far contro il nemico una barriera“ vi è una colossale menzogna. Secondo il diritto internazionale vi è uno Stato che dichiara la guerra, definito „Stato aggressore“ e uno Stato che la subisce definito „Stato aggredito“.
Fatta questa riflessione sulla Canzone del Piave torniamo alla data del 24 maggio 1915. Secondo la storia ufficiale la dichiarazione di guerra italiana segnava come inizio delle ostilità le ore zero del 24 maggio, cioè mezzanotte. In base alla testimonianza di Franz Weber, un militare austriaco messo in servizio a forte Verle, la guerra cominciò alle ore 18 del 23 maggio 1915! Ricevette il dispaccio che dalle ore 18 del 23 maggio si era in guerra con l’Italia e ne prese atto. Non poteva avere nessun interesse a mentire, descrive fatti reali, semplicemente quello che è realmente avvenuto.
È come se questa data, 24 maggio, fosse stata imposta ufficialmente ignorando quando avvenuto dalle 18 alle 24 del 23 maggio. Ma perché? Segreto di stato? E a che fine? Non lo sapremo mai, e non si potrà mai saperlo. Troppa retorica è stata fatta sulla data del 24 maggio, comprese vie e piazze, e la retorica non si può smontare. La data ufficiale è 24 maggio e tale deve restare. Proibite le obiezioni. Il 24 maggio resta quindi, ed è chiaro che resterà per sempre, la data del mistero. Un altro mistero tipicamente italiano.






