Niente voli jet per i turisti sulle Dolomiti

Sulle Dolomiti sudtirolesi non saranno effettuati voli turistici con aerei. Ma per gli appassionati alpinisti e gli ambientalisti questo non è sufficiente. “Bisognerebbe vietare anche i voli turistici in elicottero, che ormai vengono utilizzati addirittura per l’eliski o come aerotaxi per portare le persone ai rifugi”, spiega Carlo Alberto Zanella, presidente del Club Alpino Italiano CAI in Südtirol. L’AVS e il suo omologo trentino SAT seguono lo stesso schema. Motivo di tanto entusiasmo è stata un’azienda che negli ultimi mesi aveva pubblicizzato voli con ex jet militari sulle Dolomiti. Il direttore Reber chiese quindi ulteriori chiarimenti al governo statale. L’assessore per la mobilità Daniel Alfreider chiarisce ora: „Allo stato attuale, non si è a conoscenza di alcun volo del velivolo in questione nella regione delle Dolomiti„. Anche la direzione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile ENAC di Bozen non è a conoscenza dell’impiego di tali jet per voli panoramici. L’ENAC ha informato la compagnia e ha chiarito che i voli panoramici con aerei da caccia dismessi erano vietati ai turisti.
Secondo Alfreider, i divieti e le restrizioni vigenti ai sensi della legge statale n. 15 del 1997, che regola il traffico di aeromobili a motore ai fini della tutela ambientale, si applicano allo stesso modo a tutti gli aeromobili a motore. Ciò riguarda in particolare i decolli, gli atterraggi e i sorvoli di aree protette al di sotto dei 500 metri e di aree al di sopra dei 1600 metri sul livello del mare. Tuttavia, come sottolinea Alfreider, la legge non affronta specificamente la questione della velocità e delle emissioni acustiche. Anche la legge provinciale sulla protezione dal rumore non stabilisce alcun limite per il rumore prodotto dai singoli aeromobili. Per ottenere la licenza, gli aeromobili dovranno rispettare determinati limiti; non esiste alcuna limitazione generale del rumore prodotto dalle operazioni di volo nella legge provinciale.
La legge vigente fa riferimento alla “quota di volo”, che nella pratica comune e anche nelle controversie legali viene interpretata come la distanza verticale dal suolo solido. Il direttore Reber ha indagato ulteriormente e ha chiesto se i 500 metri si applicassero anche alla distanza orizzontale dai pendii delle montagne. La risposta è stata breve: le autorità statali competenti stanno attualmente lavorando alla revisione della legge nell’interesse della tutela ambientale.
Alla domanda se l’aeroporto di Bozen abbia i mezzi per registrare le altitudini di volo dei numerosi velivoli sportivi a motore, Alfreider ha spiegato, citando l’ENAC, che lo spazio aereo sudtirolese è sotto controllo radar solo a partire da una certa altitudine, che varia a seconda della zona. La sorveglianza radar civile completa è possibile solo al di sopra dell’altitudine in cui il volo strumentale è obbligatorio e il volo a vista è proibito. A questa altitudine non sono possibili voli panoramici e simili. Come spiega Alfreider, gli aerei che decollano dal Südtirol non sono tenuti a trasmettere i dati di altitudine all’aeroporto di Bozen all’ENAC.
I club di montagna chiedono la cessazione immediata dei voli turistici in elicottero. Come AVS e SAT, è richiesto che in Südtirol siano vietati i voli in elicottero a scopo turistico. Gli elicotteri sono essenziali per le operazioni di soccorso, per il lavoro nei rifugi di alta montagna o per la lotta agli incendi. „Ma ora online si trovano ben sette operatori che offrono voli turistici, dalle Dolomiti al Lago di Garda. Prima ce n’era solo uno.“ La popolazione si lamenta, soprattutto in Gröden. C’è chi arriva al rifugio in elicottero per cenare oppure sorvola a bassa quota la cresta del Padon per poi godersi una bellissima discesa nella neve fresca.
In Südtirol e in tutto l’arco alpino si discute intensamente del rumore degli aerei e dell’inquinamento dell’ambiente alpino causato da aerei a motore, in particolare elicotteri. Le associazioni alpine parlano chiaro: “Stop ai voli turistici sulle nostre montagne”.






