Paul vs Sinner: il Cavaliere Bianco e il Cavaliere Nero

Sinner batte Paul in rimonta e vola in finale. Una partita dai due volti per il n. 1 al mondo, bravo a reagire dopo un avvio in ombra e un primo set perso per 6-1. Ed è qui che entra in gioco la storiella romana… Che racconta di un Cavaliere Bianco che vuole sfidare in duello un Cavaliere Nero. Ora, ad essere romanescamente precisi ci si dovrebbe dilungare su tutto il raccontino per arrivare ad un finale esilarante. Siccome la narrazione non darebbe la stessa verve che dà l’interpretazione condita da accenti, smorfie, mimica e intonazioni, ci limiteremo a svelare il finale che assurge a morale quando, dopo un continuo sfidarsi e la vittoria del cavaliere nero, sarebbe: al cavaliere nero non si deve rompere le scatole. Detta così ci si rende conto che non dà l’effetto che merita (e per questo motivo per chi volesse soddisfare la curiosità può andare ad esempio su You Tube e cliccare “cavaliere bianco e cavaliere nero, Gigi Proietti). Insomma, tutto questo per dire che Sinner ha perso il primo set per 1-6. Sfido chiunque a dire se non si era attoniti davanti allo schermo, impreparati ad assistere ad un set così rovinoso soprattutto dopo la straordinaria prestazione di giovedì contro Ruud.
Ma chi sfida il cavaliere nero deve sapere che non lo si deve provocare e pare che Sinner abbia realizzato improvvisamente che quell’1-6 non era accettabile. Quindi reagisce e infila un game dopo l’altro non senza qualche errore fatto di sviste, palle lunghe, stecche. Così il secondo set finisce per essere la “V” di vendetta: 6-0 in 29 minuti: terzo break in favore del sudtirolese che ristabilisce la parità e trascina la partita al terzo set. In questo parziale è cambiata completamente l’inerzia del match, con Sinner adesso in controllo negli scambi contro un Paul un po‘ più in affanno nel braccio di ferro da fondo. Fenomenale il punto con cui Sinner ha chiuso il set, concluso con un contropiede impeccabile dopo una serie di attacchi contenuti dall’americano. Inizia il 3° set con Sinner al servizio. Anche il terzo set inizia con un break per Jannik. Paul non chiude il game sul 40-30, commettendo un gratuito di dritto. Ai vantaggi Sinner trova un fenomenale vincente di dritto a 160 km/h e chiude grazie al doppio fallo dell’americano, in palese cortocircuito.
Paul rientra nel set, recuperando il break di svantaggio. Adesso Sinner meno energico, ma vanno capite le condizioni del sudtirolese che più volte si è toccato la gamba destra negli ultimi game senza però chiedere l’intervento del fisioterapista. Paul adesso sbaglia tanto e Jannik ne approfitta: l’americano annulla una prima palla break, ma il n. 1 al mondo ne conquista un’altra con un fenomenale passante di rovescio e la converte grazie al rovescio sbagliato da Paul.
Siamo agli sgoccioli, Sinner tiene la battuta a zero e si assicura la possibilità di servire per volare in finale. Dopo il cambio di campo Paul è chiamato a servire per restare nel match e ci resta aggrappato con due match point consecutivi annullati sul 15-40. Il cavaliere Nero fa quello che deve fare e vola in finale, 1-6, 6-0, 6-3 in un’ora e 43 minuti di gioco. Domenica alle 17 la finale con Alcaraz.






