Proposta di risoluzione al Consiglio provinciale del Südtirol

Il nome “Südtirol” è difficile da immaginare nel linguaggio comune e nella percezione pubblica, ma giuridicamente non esiste ancora come nome ufficiale. Ed è proprio questo che Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) e Thomas Widmann (FSW) vogliono cambiare. In una conferenza stampa congiunta nel Consiglio Provinciale, i due parlamentari hanno definito l’assenza del termine „Südtirol“ nella base giuridica un „fallimento nell’ottica della politica di autonomia“. Infatti, la denominazione “Südtirol” non è prevista né dalla Costituzione italiana né dallo Statuto di autonomia come denominazione ufficiale per la zona tra Brenner e Salurn. La denominazione ufficiale attuale rimane “Provincia autonoma di Bolzano”. Con una proposta di risoluzione congiunta, Reber e Widmann invitano la giunta provinciale e i rappresentanti del Südtirol nelle commissioni per l’autonomia ad avviare iniziative in tal senso. L’obiettivo è quello di affermare ufficialmente e giuridicamente il termine „Südtirol“ come nome della regione o come parte di un nome esteso della provincia.
Inoltre, la domanda include ulteriori punti: si prevede di introdurre una versione ufficiale dello Statuto di Autonomia in lingua tedesca, se possibile anche in ladino. In futuro, il termine “ Südtirol“ verrà utilizzato in modo uniforme anche in lingua inglese, sia nell’amministrazione statale che negli organi parastatali. „Südtirol è molto più di un termine: è l’espressione della nostra identità e della nostra storia. È ora che questo si rifletta nel nome ufficiale della provincia„, ha affermato il direttore Reber. Widmann ha aggiunto: „Dobbiamo anche riflettere giuridicamente la realtà che i cittadini sperimentano quotidianamente„.
Fino al 1918, fino alla fine della Prima Guerra Mondiale, il Tirolo del Sud che comprendeva Bozen e Trient-Trento appartenevano alla Contea del Tirolo e quindi facevano parte dell’Impero Asburgico da oltre 550 anni. La contea era stata ceduta agli Asburgo nel 1363 da Margherita del Tirolo, la leggendaria Margarete Maultasch. Dopo la Prima guerra mondiale il Tirolo del Sud fu invaso, occupato e quindi annesso al Regno d’Italia contro la volontà della maggioranza della popolazione sia di lingua tedesca nella provincia di Bozen che di lingua romanza nella provincia di Trento compresi i ladini, i mocheni e i cimbri.
Il 10 ottobre 1920, il Tirolo del Sud, territorio a stragrande maggioranza di lingua tedesca, veniva dunque annesso al Regno d’Italia, diventando assieme al Trentino, che all’epoca era il Tirolo italofono, un’unica entità amministrativa all’estremo confine settentrionale del paese. Ettore Tolomei e il fascismo per prima cosa decisero di modificare la toponomastica vietando ogni riferimento al Tirolo Storico e così il Tirolo del Sud fu diviso in due province: quella di Bozen fu denominata “Alto Adige” e quella di Trento, “Trentino”. Sarebbe quindi più che giusto riavere la denominazione storica, Südtirol e, perché no, Welschtirol per la provincia di Trento.






