Briciole di Memoria: Gervaso, sfracellato da una granata

Il Foglio Annunzi Legali inizia le sue pubblicazioni il 10 maggio 1919 quale supplemento al Bollettino Ufficiale del Governatorato di Trento, che dal settembre dello stesso anno diventa il Commissariato Generale per la Venezia Tridentina.
Oltre a editti e pubblicazioni ufficiali, sul FAL appaiono anche le informative sull’avviamento e sulla conclusione delle procedure di dichiarazione di morte: si tratta per la quasi totalità dei casi, di soldati dispersi sui vari scenari della guerra: dalla Galizia ai Balcani, dalla Romania al nostro fronte, quello tirolese. Le notizie pubblicate sono spesso scarne, talvolta invece – incrociandole con quelle contenute nei registri parrocchiali, in quelli dei curati da campo, nelle liste delle perdite oppure nell’Ehrenbuch – permettono di ricostruire quasi completamente “piccole storie” di morte e disperazione, minuscoli tasselli personali e familiari della grande tragedia collettiva che si abbattè sulla nostra Terra e su tutta l’Europa.
Ne raccontiamo qualcuna, con l’intento di contribuire, nel nostro piccolo, ad accendere qualche “lume di candela” sul nostro passato e sulla nostra storia. Oggi narriamo quella di Gervaso Bazzoli da Roncone
Gervaso Bazzoli nasce a Roncone il 28 settembre 1882, ottavo degli undici figlio di Virgina Amistadi e di Eliodoro. Sono nomi, questi, che la famiglia si porta dietro da generazioni, e che ora sono indubbiamente meno diffusi di un tempo. Ma Roncone è un paese speciale e anche ai giorni nostri vi si trovano nomi altrove desueti. Oltre al nome, Gervaso prende dagli antenati anche il mestiere: fa il contadino
Il 1 febbraio 1913 sposa Rosina Amistadi: lei è giovanissima, non ha ancora compiuto vent’anni, ma la vita le mette fretta: ad agosto dello stesso anno nasce il loro primo figlio, battezzato col nome di Eliodoro, come il nonno paterno. Il bimbo non vive che pochi giorni, ma presto arrivano Guerrina – a settembre 1914 – e Paolo, a novembre 1916.
Nel frattempo, è successo di tutto: l’attentato di Sarajevo, gli ultimatum, le dichiarazioni di guerra, la mobilitazione generale. Gervaso viene richiamato subito, i primi giorni d’agosto lo vedono scendere a Trento e salire sul treno che lo porta in Galizia.
Guerrina e Paolo sono bambini di guerra: lei nasce che il padre è già arruolato, lui probabilmente viene concepito durante una breve licenza che Gervaso riesce a trascorrere con la famiglia. Intanto la guerra è arrivata anche al paese, che Roncone dista ben poco dalla linea del fronte, difesa dai forti e dalle montagne. Fra le poche case rimaste intere, si sentono parlare lingue nuove, diverse: il conflitto è un vortice, che sposta soldati come se fossero foglie al vento.
Anche Gervaso è portato dalle correnti, da un fronte all’altro. L’ultima sua lettera che arriva a Rosina porta la data del 18 agosto 1917, e viene da Focsani, in Romania. Il giorno dopo una granata nemica lo colpisce in pieno: di lui non restano che pochi brandelli. Guerrina e Paolo non hanno avuto nemmeno il tempo di imparare a riconoscere il viso e la voce del loro papà…
Dal Foglio Annunzi Legali
Nell’edizione del Foglio Annunzi Legali pubblicata il 31 dicembre 1920, appare l’annuncio dell’avviamento della procedura allo scopo della “dichiarazione di morte e scioglimento di matrimonio di Gervaso Bazzoli furono Isidoro e Virginia, unito in matrimonio con Rosa Fioroni… Il Bazzoli chiamato sotto le armi nell’agosto 1914 fu mandato al fronte orientale e l’ultima sua notizia data dal 18 agosto 1917 dovrebbe essere stato colpito in pieno corpo e sfracellato da una granata nel giorno 19 agosto 1917 presso Foyeni / Foxani sul fronte rumeno.
(…) vieve avviata dietro istanza della moglie Rosa Bazzoli nata Fioroni, la procedura allo scopo della dichiarazione di morte della suddetta persona mancante„
Qualche altra notizia
… perchè forse, a Roncone e dintorni, fra nomi di famiglia che si perpetuano, qualcuno riesce a riconoscersi in questa storia.
I due orfani di Gervaso sopravvivono alla guerra: nel libro „Roncone, un paese in prima linea“ scritto da Pasquale Pizzini ed edito a cura del Comune di Roncone nel 1987, leggiamo che Gervaso „lascia la vedova Rosina e due orfani“, Guerrina e Paolo, appunto. Di Paolo non siamo riusciti a trovare altre notizie sui registri parrocchiali (che come già detto si chiudono a dicembre 1923); di Guerrina sappiamo invece che il 12 agosto 1937, a Roncone, sposa Sostene Olivieri.
Il 23 maggio 1919 Rosina dà alla luce un’altra bambina di guerra: la figlia – „illegittima di Rosa vedova di Gervaso„, si legge nell’atto di battesimo – muore però a febbraio del 1920.






