von fpm 11.05.2025 18:00 Uhr

Lo schiaffo “tolomeico” (78)

Continua con Flavio Pedrotti Móser l’excursus sull’italianizzazione a sud del Brenner che con il fascismo minava l’identità culturale.

Elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

La rubrica dedicata alla patologia di Ettore Tolomei, l’artefice della modifica dei toponimi tedeschi nei 116 Comuni südtirolesi e della quasi totalità della micro-toponomastica, prende avvio dall’annessione del Tirolo storico al Regno d’Italia dopo la Prima guerra mondiale quando vennero a crearsi i presupposti per una radicale politica di italianizzazione dopo la presa di potere fascista. I fascisti, con lo scopo dell’estraniazione culturale e sociale della popolazione autoctona, vietarono l’utilizzo della toponomastica tedesca. Fu così che nacquero neologismi per così dire bislacchi partoriti da menti malsane, corrose dal fanatismo italico che voleva soggiogare la popolazione tirolese cominciando dall’identità culturale. Il Tolomei redasse un elenco dei cognomi del Südtirol per restituire, secondo il suo punto di vista, una appartenenza “italica” con talvolta stramberie e stravaganze davvero parossistiche e anche evidenti scappatoie esilaranti, palesi scalate su specchi scivolosi…

Kemenater è un cognome concentrato praticamente in Südtirol che lo scaltro Ettore (da non confondere con l’eroico Ettore omerico) tradusse facilmente in Caminata o Caminada… Il perché non è difficile da capire se si pensa che lo fa derivare dal latino caminata „con caminetto o camino“, da qui un nomignolo per qualcuno che viveva in una casa con un caminetto (camera riscaldata) o una casa costruita in pietra. Kerer, anche questo concentrato in Südtirol, lo plasmò in Svolta o Dallasvolta e, anche, Chera quest’ultimo probabilmente solo per una assonanza con la pronuncia. Come si vede talvolta è davvero complicato decifrare le giravolte linguistiche del patologico omino italico. Anche con Kern utilizzò la furberia dell’assonanza e lo sagomò in Cherni, Curiosamente questo cognome è se pur in casi limitati sparso qui è là nelle regioni ed ha origini controverse: olandese ed ebraico tedesco (Ashkenazic): da Middle High German kerne ‘kernel seed pip’; Middle Dutch kern(e) keerne; German Kern o Yiddish n ‘grain’ quindi un nome professionale per un nomignolo piccolo produttore o un piccolo nome. Come cognome ebraico è principalmente artificiale.

Il cognome Kerschbaumer è ovviamente di origine germanica, prevalentemente associato all’area del Tirol e del Südtirol. In italiano, potrebbe essere tradotto come „colui che vive nella casa con i boschi (Kersch) o il sentiero (Baum) con i boschi“. Il Tolomei distruggendo ogni buon senso lo macchiò con Ceresari o Dalciliegio, utilizzando “Kirsche”, ciliegia in italiano, per dare voce al suo sistema. Stessa sorte per Kerschdorfer

Si vuole solo ricordare che questo cognome non ammette equivoci: Josef Franz „Sepp“ Kerschbaumer è stato uno dei più valorosi e indimenticabili Südtirolaktivist, un Freiheitskämpfer, un coraggioso combattente per la libertà e simbolo della lotta per la libertà del Südtirol. (continua)

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