Pollini: l’informazione è il primo passo verso la prevenzione (2)

Situazione attuale della conta pollinica. Nonostante le temperature miti di inizio anno, la maggior parte delle fioriture invernali come quelle dell’ontano, del nocciolo e della betulla sono avvenute in ritardo rispetto alla media storica. Nonostante la stagione pollinica di alberi e arbusti si stia concludendo, nell’aria si possono ancora rilevare alte concentrazioni di carpino nero, quercia e orniello. In questi giorni, chiunque osservi uno strato giallo sulle superfici esterne, è testimone dell’attuale volo dei pollini di pino. Si tratta di migliaia di minuscoli granuli di polline che vengono depositati nei momenti di assenza di vento.
Da circa due settimane è iniziata anche la stagione delle graminacee, i cui pollini sono tra quelli con il più alto potenziale allergico. Essi, insieme ai pollini di urticacee e piantaggine, sono i pollini che dominano il volo pollinico fino all’estate. A giugno si aggiungerà anche il polline di olivo. Consigli utili per chi soffre di allergia al polline: limitare il tempo trascorso all’aperto; nelle giornate calde, soleggiate, secche e leggermente ventose, l’aria è particolarmente ricca di pollini.
Dopo aver trascorso del tempo all’aperto, è consigliabile fare una doccia per lavare i pollini intrappolati nei capelli. Non riporre in camera da letto gli abiti indossati durante il giorno e non asciugare la biancheria all’aperto (rischio di accumulo di pollini). La concentrazione di pollini negli ambienti chiusi può essere ridotta utilizzando l’aria condizionata o sistemi di ventilazione con filtri speciali.
Chiudere i finestrini quando si viaggia in auto. In vacanza si consiglia di soggiornare al mare o in montagna, dove i livelli di polline sono più bassi. Quando si pianifica una vacanza in luoghi lontani, è bene controllare anche i calendari pollinici della destinazione. Un medico specialista può identificare i tipi di pollini che causano le allergie e fornire informazioni sulle opzioni di trattamento.






