von mas 08.05.2025 11:44 Uhr

80 anni di SVP

Da partito di raccolta a stampella della destra – La nota di Roland Lang, Obmann del Suedtiroler Heimatbund

La nuova campagna d'affissioni del SHB

Oggi, 8 maggio 2025 compie 80 anni la Suedtiroler Volkspartei: ma non c’è molto da  festeggiare. Negli ultimi decenni, l’ex partito di raccolta dei sudtirolesi di lingua tedesca e ladina si è allontanato sempre più dal suo ruolo storico e dalla popolazione . Oggi, nonostante la sua pretesa di potere, rappresenta al massimo un terzo della popolazione.

“Oggi la SVP non è più un partito che protegge le minoranze, ma un partito che cerca di mantenere il potere a tutti i costi” – critica in un comunicato l’Obmann del Suedtiroler Heimatbund, Roland Lang – „Condividere il governo provinciale con dei politici neofascisti viola uno storico tabù, così come l’atteggiamento estremamente remissivo e „morbido“ nei confronti di Roma adottato ormai da decenni!“

 

 

La strana collaborazione con le forze post-fasciste di Bolzano e Roma è un segnale fatale per l’immagine democratica del Sudtirolo, continua Lang. Il fatto che decisioni importanti come la riforma dello Statuto di Autonomia non siano state discusse pubblicamente in Consiglio Provinciale  sta a dimostrare quanto la SVP si sia allontanata dalla cultura democratica.

“Il percorso della SVP non è casuale, anzi, è l’espressione di un cambiamento profondo. Il partito sta assecondando le forze autoritarie; in occasione delle ultime elezioni comunali ha creato al suo interno delle realtà interetniche  – soprattutto a Bolzano, dove ormai le liste elettorali interetniche sono  sempre più popolari”, afferma Lang.

 

Il SHB critica anche la serie di scandali politici e la  mancanza di trasparenza che hanno minato in modo massiccio la fiducia della gente. “Scandali a non finire: non si tratta di casi sporadici, ma di un vero e proprio sistema”, afferma Lang, che aggiunge: “Dove porterà questo percorso è tutto da vedere, ma di certo l’evoluzione è allarmante.

“Se la SVP continua a credersi come un gruppo di potere e non come una rappresentanza del popolo, allora si profila un vuoto politico – che certamente potrebbe essere subito  riempito da forze interetniche”.

Nell’80° anniversario della sua fondazione, la SVP deve porsi alcune domande spiacevoli: “Chi rappresenta oggi il partito? E a spese di chi governa?” –  conclude Lang.

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