TotA, Lienz incorona Storer

Ha vinto il più forte, come sempre sulle strade dell’Euregio tirolese. Il più tenace e coraggioso, certamente il corridore che meglio ha interpretato la 48. edizione di una gara come di consueto spettacolare e mai banale. Oggi la Hauptplatz di Lienz ha incoronato Michael Storer, 28enne australiano, re del Tour of the Alps
A un decennio dagli ultimi successi sulle strade euroregionali, quelli di Cadel Evans nel 2014 e di Richie Porte nel 2015, l’Australia trova un nuovo interprete di primo piano nelle gare a tappe. Un atleta forte su ogni tipologia di salita, da quelle lunghe alle rampe che guardano il cielo e inchiodano le gambe dei corridori, come il Bannberg e Stronach. Non a caso, come nel 2022, sono state le due salite regine dell’Osttirol ad esaltare chi aveva le gambe migliori, permettendo a Storer di scrollarsi di ruota il mattatore di giovedì ad Obertilliach, Thymen Arensman, e di prendersi quanto sfuggitogli proprio a Lienz nel 2022, quando fu secondo: la Maglia Verde Melinda.
Ancora Francia nel gran finale del Tour of the Alps e ancora Decathlon-Ag2r sugli scudi: in fuga a braccetto sulle tortuose strade dell’Osttirol, Nicolas Prodhomme e Paul Seixas si sono presentati assieme nella Hauptplatz di Lienz. Alle loro spalle, terzo posto di tappa per il tedesco Emil Herzog (RedBull-BORA-Hansgrohe).
In classifica generale, Storer ha preceduto di 1’33” Arensman e di 4’07” il canadese Derek Gee (Israel-Premier Tech). Quarto Giulio Ciccone (Lidl-Trek), vincitore e prima maglia verde a San Lorenzo Dorsino. Quinto il tirolese Felix Gall (Decathlon-Ag2r) a 5’13”, davanti al veterano Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) a 5’33”, Max Poole (l’olandese della Picnic PostNL) a 6’06”. Hanno completato la top-10 del #TotA 2025, Jay Hindley (RedBull-BORA), ottavo a 6’09”, Matthew Riccitello (Israel), nono a 6’33” e Romain Bardet (Picnic PostNL), decimo a 6’46”.
Il 48.esimo Euregio Tour of the Alps si chiude con la vittoria consacrante di Michael Storer, ma anche con tante storie da ricordare: il colpo di classe di Ciccone a San Lorenzo in Banale, il primo successo da professionista di Prodhomme, la classe emergente di Seixas, il coraggio di Arensman e tanti grandi nomi che hanno infiammato ogni metro delle strade dell’Euregio tirolese. Un’edizione ricca di sorprese, imprese e panorami mozzafiato. Il ciclismo nella sua forma più bella.






