von fpm 13.03.2025 13:00 Uhr

Ferrovie, approvato il nuovo accordo quadro con RFI

La Giunta provinciale di Bozen ha approvato l’accordo quadro con Rete Ferroviaria Italiana. In questo modo, le tracce per il traffico ferroviario in Südtirol sono garantite fino al 2035.

Elaborazione grafica fpm

L’11 marzo, la Giunta provinciale ha approvato il nuovo accordo quadro con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria. L’accordo garantisce le tracce per il traffico ferroviario in Südtirol per i prossimi dieci anni, da dicembre 2025 a dicembre 2035. “La ferrovia è la spina dorsale della mobilità pubblica in Südtirol”, sottolinea l’assessore provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider. “Il nostro obiettivo è garantire collegamenti ferroviari comodi, veloci e frequenti che rappresentino una vera alternativa all’auto. Con questo accordo quadro garantiamo che il Südtirol continuerà ad avere una ferrovia efficiente e attraente anche nei prossimi anni”, afferma Alfreider, che ha presentato la delibera.

L’accordo quadro in essere con RFI è valido fino al 14 dicembre 2025 e comprende le tratte Brenner–Trento, Franzensfeste–Innichen e Meran–Bozen. Il nuovo accordo quadro è necessario per garantire l’utilizzo dell’infrastruttura anche in futuro. Esso disciplina aspetti centrali quali orari, cadenza, fermate e assegnazione delle capacità d’infrastruttura ferroviaria per le singole linee. Nel complesso, l’accordo garantisce un volume di traffico annuo di oltre 4,1 milioni di treni-chilometro, che sarà gradualmente ampliato in base al Piano provinciale della mobilità.

I progetti principali per l’ampliamento della rete ferroviaria sono la costruzione della variante ferroviaria della Riggertal, la galleria ferroviaria del Virgl a Bozen e l’elettrificazione della Ferrovia della Vinschgau. Questi progetti non solo miglioreranno i collegamenti, ma contribuiranno anche al raggiungimento degli obiettivi climatici della Provincia.

“Il SüdtirolPlan per la mobilità di domani stabilisce quando sono necessari quali tracciati”, aggiunge il direttore del Dipartimento Mobilità, Martin Vallazza. Inoltre, devono essere prese in considerazione le condizioni quadro del bando di gara europeo in corso per l’assegnazione dei servizi ferroviari pubblici.

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