80° anniversario della morte di Josef Mayr-Nusser.

Nato in una famiglia di contadini profondamente cattolica del Südtirol, nel 1934 divenne dirigente dell’Azione Cattolica nella parte sudtirolese dell’arcidiocesi di Trento (di cui all’epoca facevano parte la Bozner Unterland, Bozen, Meran e la Vinschgau). Fu tra gli esponenti più importanti dell’Azione Cattolica sudtirolese (Katholische Aktion) e la Vinzenzkonferenz, la Conferenza sudtirolese della Società di San Vincenzo de‘ Paoli. Assieme ai giovani di Azione Cattolica approfondì lo studio delle teorie hitleriane, riconoscendo la loro radicale inconciliabilità con la fede cristiana e il magistero della Chiesa cattolica. In occasione delle Opzioni in Südtirol del 1939 si schierò con i Dableiber, ovvero coloro che, contrari all’emigrazione verso il Terzo Reich, vollero rimanere in Südtirol e aderì segretamente al movimento antinazista „Andreas-Hofer-Bund„.
Dopo la creazione in Südtirol della ZOP (Zona d’operazioni delle Prealpi settembre 1943, posta sotto il diretto controllo del Reich) fu arruolato forzatamente nelle SS combattenti e il 7 settembre 1944 partì dalla stazione di Bozen, per recarsi su di un treno formato da tre vagoni bestiame in Germania, a Konitz in Prussia Occidentale (oggi Chojnice), presso una caserma di addestramento. Alla vigilia del giuramento, il 4 ottobre 1944, dichiarò di rifiutarsi di giurare fedeltà a Hitler, per motivi di coscienza. Fu per questo processato e condannato a morte. Imprigionato, fu poi avviato su un treno merci verso il campo di concentramento di Dachau, ma morì il 24 febbraio 1945 a Erlangen, durante il viaggio, per i maltrattamenti subiti, la fame e la sete.
Fu dapprima sepolto nel cimitero di Erlangen. La salma fu traslata a Bozen nel 1958 e poi nella piccola chiesa di San Giuseppe, a Lichtenstern am Ritten, sopra Bozen. La memoria è stata coltivata in particolare dai suoi compagni dell’Azione Cattolica, finché verso la fine del ‚900 e soprattutto nei primi anni del nuovo millennio la sua figura è stata riconosciuta per l’attualità della sua testimonianza. In primo piano in particolare il primato della coscienza e l’opposizione ai regimi totalitari.
Josef Mayr-Nusser è stato dichiarato solennemente beato dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, su mandato di papa Francesco; la celebrazione ha avuto luogo il 18 marzo 2017 alla presenza del vescovo Ivo Muser nel duomo di Bozen, dove la salma del nuovo beato è stata traslata. La cerimonia domani, 24 febbraio, al Ponte Campiglio (angolo via Città di Sopron e via Josef Mayr-Nusser), Bozen alle ore 11.00.






