Parliamone: cognomi “tedeschi” in provincia di Trento (56)

Una caratteristica delle aree alloglotte della provincia di Trento è l’intensità con cui i nomi di luogo e i cognomi (e/o soprannomi) come tali o come denominazioni di masi e di località ritornano soprattutto nelle zone cimbre e in quelle mòchene. Ma è tutto il territorio provinciale ad essere coinvolto dai numerosi cognomi di chiara origine tedesca. Si deve anche dire che la spietata italianizzazione dei cognomi durante lo sventurato periodo fascista che aveva colpito duramente la provincia di Bozen, il Südtirol, per mano, anzi per mente diabolica del toponomicida Ettore Tolomei, aveva interessato anche la provincia di Trento, il Welschtirol o Tirolo di lingua italiana. Si deve dire che i notai fecero grande opera di italianizzazione formale dei cognomi. Del resto, famiglie di ceppo italiano e non trentino si insediarono ad esempio nel perginese sin dalla fine del Quattrocento e pur non essendo numerose trovarono una adeguata ospitalità anche perché ai perginesi interessava unicamente che i nuovi venuti non fossero a carico del Comune. Più tardi, anche in contesti simili, i notai cominciarono ad italianizzare per cercare una omologazione onomastica privilegiando cognomi italiani.
Come si è potuto constatare nella Suganertal, la Valsugana, i cognomi di origine o provenienza tedesca sono moltissimi. Del resto, le comunità Bersntoler e di Lusern confinanti geograficamente alla Suganertal sono comunità per lo più di origine bavarese, gruppi etnici di lingua tedesca. Tanti quindi sono i cognomi che indicano la loro origine come ad esempio Regensbùrgher, che indica propriamente la provenienza dalla città di Régensburg nota anche come Ratisbona, in Baviera. Attualmente sono una ventina le famiglie che portano questo cognome la maggior parte concentrate appunto in Welschtirol. Un migliaio in Germania e circa 400 in Austria. Gli annali ci dicono che ai Regenspurger dalla fine del XIII secolo, a partire da Carlo IV (1346-1378), gli imperatori assegnano stemmi senza elevare i beneficiari al rango di nobiltà. Nel XV secolo affidarono l’emissione degli stemmi al Conte Palatino, il quale da allora concesse stemmi anche alle famiglie dei cittadini. Non dà quindi a questa famiglia un titolo nobiliare ma lo inserisce nel novero delle famiglie rilevanti.
Un altro cognome diffuso in Welschtirol, in questo caso soprattutto nella zona di Altspaur, (Spormaggiore) e nella Nonsberg (Valdénon) è Rèich che si pronuncia ovviamente “raich” anche se molto spesso sai sente l’italianizzazione pronunciandolo come scritto ma questo è un errore. Un cognome, questo, che deriva dal personale Friedrich e che ha alcune varianti: Fedriga, Fridel, Friòl, Frizzèra, Frizzi…
Altro cognome e questo presente soprattutto nelle località della “Busa” e Riva del Garda, è Rìedel, pronunciato “ridel” anche se come nel caso precedente si potrà sentirlo pronunciare come scritto. Un cognome che deriva da un toponimo locale che sta per “palude”. Va anche rilevato che appartiene ad una antica e nobile famiglia originaria della Prussia e diffusa in diverse regioni dell’Impero. La nobiltà di questa famiglia è menzionata nella pregevole opera „Armorial Général“ del famoso aralista Johannes Baptista Rietstap. (continua)






