Musei del Tirolo: Il Soldatenfriedhof di Arnbach

Ci sono musei e musei. Oltre a quelli diciamo… „tradizionali“, per esempio un edificio che contiene quadri e sculture, o la ricostruzione di ambienti di vita e di lavoro di un tempo, o qualche particolare collezione, ci sono luoghi della memoria e del ricordo, che – a chi li sa guardare – raccontano di storia e di identità . Come nel caso di un Soldatenfriedhof, un cimitero di guerra; tutti, ma per chi ha le radici profondamente piantate nella nostra Terra tirolese, quelli dei caduti nella prima guerra mondiale in modo particolare
Tempo fa, in cammino lungo la Drau, siamo passati anche da Arnbach e non abbiamo potuto non fermarci al piccolo ma curatissimo Soldatenfriedhof; anzi, lo avevamo oltrepassato di un buon chilometro e siamo – ovviamente! – tornati indietro. Non è un cimitero monumentale, o un sacrario come quelli imponenti eretti in Italia nel primo dopoguerra, quando l’esigenza era quella di glorificare a tutti i costi e non certo quella di ricordare. E‘ un luogo intimo e raccolto, di silenzio, di preghiera, se solo possibile di pace.
Fra le diverse croci disposte in anelli e file ordinate fra il verde dell’erba, ne abbiamo scoperto due che riportano i nomi di tirolesi di lingua italiana: quasi per uno strano scherzo del destino, entrambi si chiamavano Giovanni. Appena rientrati, abbiamo svolto una piccola ricerca: ecco i primi risultati
Giovanni Valandro di Villa Agnedo
Lo abbiamo trovato sia nel sito della Provincia dedicato ai caduti, dove è addirittura presente in due diverse schede: risulta nato nel 1876 a Villa Agnedo. Più completa è la sua scheda nel sito Valsugana 14 – 18, dove è pubblicata la voluminosa ricerca effettuata da Stefano Delucca in occasione del Centenario: l’estratto dalle Liste delle perdite indica la stessa data di morte che troviamo incisa sulla croce del Soldatenfriedhof, il 12 agosto 1916. Anche l’inquadramento di Giovanni Valandro è lo stesso: era un Patruillenführer del 171° Infanteriebaon
Quelle che non abbiamo ancora trovato sono informazioni precise sulla sua nascita e sulla sua famiglia… ma abbiamo intenzione di approfondire
Giovanni Miori
Al cimitero è indicato come Arbeiter, lavoratore, della Zivilarbeiter-Abteilung. C’è pure la data di morte, il 19 luglio 1916.  Ma Giovanni Miori non risulta nel database della Provincia: un altro dei tanti nomi ancora mancanti dall’anagrafe dei caduti di e per guerra, che riporta quasi 13000 nomi. Difficile anche una ricerca sui registri parrocchiali, visto che di Giovanni Miori nati in anni „possibili“ ce ne sono una cinquantina… Potrebbe essere stato originario di Arco, di Riva o di Mori, ma anche di Lon o di Villa Lagarina.
Anche in questo caso, c’è ancora molto da cercare. Magari qualche nostro lettore ha informazioni e notizie…






