von mas 09.12.2024 18:30 Uhr

Censimento linguistico: dati stabili … oppure no?

La percentuale di tedeschi e ladini è in calo. „Il sistema dell’autonomia che funziona“  afferma il Presidente Kompatscher.  „Un giorno nero per i gruppi linguistici tedesco e ladino“, secondo la redazione sudtirolese di UT24

Presentati i risultati del Censimento linguistico 2024 (Foto: USP/Fabio Brucculeri)

Il Sudtirolo è a un bivio?

In Sudtirolo, il censimento dei gruppi linguistici del 2024 – per la prima volta dall’inizio delle registrazioni nel 1971 – ha mostrato un calo della consistenza dei gruppi linguistici tedesco e ladino.

Mentre la quota del gruppo linguistico tedesco è scesa dal 69,41% del 2011 al 68,61%, il gruppo ladino ha registrato un calo dal 4,53% al 4,41%. Allo stesso tempo, il gruppo linguistico italiano è aumentato e ora rappresenta il 26,98%, la percentuale più alta da decenni.

Oltre al dato provinciale, ci sono due risultati particolarmente significativi che segnano una svolta:

Merano è per la prima volta a maggioranza italiana. La percentuale del gruppo linguistico italiano è salita al 51,37%, mentre il gruppo linguistico tedesco è sceso al 48,26%. Ciò significa che il secondo centro sudtirolese ha perso la sua pluridecennale maggioranza tedesca.
A Sterzing, il gruppo linguistico italiano ha registrato un aumento significativo di 6,13 punti percentuali. Questo aumento è una delle variazioni più elevate a livello comunale ed è avvenuto a scapito del gruppo tedesco, che di conseguenza è diminuito

Dall’esito del censimento nasce la domanda: il Sudtirolo è a un bivio? si chiede il collega Alexander Wurzer nel suo articolo di venerdì.

 

"Risultato stabile"

Secondo il Presidente della Provincia Kompatscher ed il direttore dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT Timon Gärtner, invece, il risultato del censimento „è stabile“. Concetto ripetuto più volte nel corso della conferenza stampa di venerdì, quando sono stati presentati i dati.

“Il sistema di autonomia, che cerca di sostenere tutti e tre i gruppi linguistici in egual misura, sta funzionando” ha dichiarato Kompatscher,  che ha ringraziato tutte le persone coinvolte, in primo luogo i dipendenti dell’ASTAT e di Informatica S.p.A., e soprattutto l’intera popolazione per la partecipazione attiva.

 

Sono state raccolte 450.373 dichiarazioni valide, 1.841 modelli bianchi, 1.000 sono risultati nulli e 115 buste sono state consegnate all’ASTAT vuote.

Considerando che al 31.12.2023 la popolazione residente era di 536 933 persone, si nota la mancanza di un considerevole numero di dichiarazioni.  E questo potrebbe aver influenzato il dato finale del censimento.  Poi sicuramente è da tenere in considerazione la presenza fra i residenti di famiglie di origine straniera che tendono a non dichiararsi o a dichiararsi come appartenenti al gruppo linguistico italiano, piuttosto che a quello tedesco, tantomeno al ladino.

Certo che sia nell’uno che nell’altro caso, continuando in questa direzione, ci sarebbe davvero da preoccuparsi: come previsto dallo Statuto di autonomia, il Censimento linguistico, al fine di tutelare le diverse componenti linguistiche presenti in Provincia, è determinante,  tra le altre cose,  nel calcolo proporzionale per la composizione degli organi collegiali, nella ripartizione delle risorse della Provincia e nell’assunzione presso gli uffici pubblici.

E se molte persone di lingua tedesca o ladina – ignorando o sottovalutando l’importanza del censimento linguistico e delle sue ripercussioni –  non si fossero dichiarate o, peggio,  si fossero dichiarate italiane  „.. che in fondo qui siamo in Italia … „?

Allora il collega Alexander Wurzer avrebbe ragione, anzi, di più: saremmo oltre il bivio!

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