Viazàr tra le parole: dal todésc al trentìn… (39)

La “parlata” della provincia di Trento presenta un gruppo di particolari espressioni linguistiche che risalgono in gran parte al periodo dell’Impero asburgico ma che provengono anche dal longobardo, una lingua germanica ormai estinta simile al gotico trasmessa per lo più oralmente e presente tra le popolazioni dell’antico Tirolo storico. La forte influenza dell’elemento tedesco come ha rilevato Silvia Valduga, portò ad un abbondante afflusso di prestiti linguistici. Fra i numerosissimi prestiti lessicali, abbondano, tra l’altro, quelli relativi a professioni, alla gastronomia, alla guerra e a tanti altri aspetti della vita quotidiana. Durante il periodo austro-ungarico i soldati trentini in servizio militare nelle caserme austriache e poi alle azioni di guerra dell’esercito austro-ungarico furono una notevole fonte di tedeschismi per il dialetto trentino e crearono un gergo particolare detto ‚austriacano‘, frammisto di italiano, dialetto e austriaco-tirolese, con varie forme di adattamento. Alcuni tedeschismi dell’austriacano sono entrati nel linguaggio comune e sono vitali tuttora, altri rimangono termini specifici della vita di caserma e sono quindi andati scomparendo.
Casermarest, obbligo a non uscire di casa, dal tedesco Kasermenarrest, arresti (in caserma), consegna (divieto di uscire). Cùfer, baule (dei soldati), bauletto, dal tedesco-tirolese Kujfer , valigia, baule. Forvèrz! Avanti! Procedere! Allontanati! Dal tedesco vorwarts, avanti! Ghevè, ghevèra, fucile, dal tedesco Gewehr fucile. Maròd, maròde, maródec, marót, malaticcio, indisposto, stanco, dal tedesco marod, marode, sfinito, spossato (soldato: che non può più marciare). Mostrom, rassegna (passare in rassegna le truppe) dal tedesco Musterung, ispezione, revisione.
Patròna, cartuccia, dal tedesco Patrone, cartuccia e patrontasce, patrona, cioè la giberna, la cartuccera, dal tedesco Patrontasche, giberna, cartuccera. Pìndol, pìdolsule, corso per i sottoufficiali“ dal tedesco-tirolese Bildungs-Schule, corso per i sottoufficiali. Pizmòcher, armaiolo, armiere, dal tedesco Biichsenmacher, armaiolo, armiere.
Pric, pricia, il pancone usato come giaciglio dei corpi di guardia /giaciglio nelle malghe di assi e paglia o strame, deriva dal tedesco Pritsche, pancaccio, tavolaccio, branda. Prosac, zaino da montagna per portare il cibo, dal tedesco-tirolese Brotsack, tascapane. Restòc sosta, giorno di riposo, dal tedesco-tirolese Rasttag (pron. rastòc) giorno di riposo, fermata, sosta… (continua)






