von fpm 17.07.2024 13:30 Uhr

Viazàr tra le parole: dal todésc al trentìn… (24)

Continua con Flavio Pedrotti Móser il viaggio nella lingua parlata in provincia di Trento alla ricerca delle parole che provengono dal tedesco…

Immagine IA, elaborazione grafica Flavio Pedrotti Moser

La “parlata” trentina presenta un gruppo di particolari espressioni linguistiche che risalgono in gran parte al periodo dell’Impero asburgico ma che provengono anche dal longobardo, una lingua germanica ormai estinta simile al gotico trasmessa per lo più oralmente e presente tra le popolazioni dell’antico Tirolo storico. La forte influenza dell’elemento tedesco come ha rilevato Silvia Valduga, portò ad un abbondante afflusso di prestiti linguistici. Fra i numerosissimi prestiti lessicali, abbondano, tra l’altro, quelli relativi a professioni, alla gastronomia, alla guerra e a tanti altri aspetti della vita quotidiana.

Nel Manuale italiano tedesco ad uso degli impiegati legali e commercianti della monarchia austriaca con particolare riferimento al Lombardo Veneto, stampato nel 1845 dalla Stamperia di Corte a Vienna, l’autore nella prefazione afferma che nei pubblici uffici, nei tribunali, nel commercio si presentano al traduttore italiano vocaboli e modi di dire tedeschi di cui occorre quasi ‚indovinare la significazione e il costrutto‘ essendo impossibile trovarne una buona traduzione. Vi sono inoltre voci per istituzioni, uffici ed impiegati dell’amministrazione dalle denominazioni particolari, per le quali la resa italiana poteva talvolta ingenerare confusione a causa di paretimologie e rideterminazioni semantiche.

Fuzem, nel dialetto trentino la moneta d’argento da 15 carantani viennesi, deriva dal tedesco funfzehn (quindici) e iègher, ghègher, ghèghero, il cacciatore imperiale dell’esercito austriaco, deriva dal tedesco austriaco Kaiserjager, cacciatore delle Alpi. Ispeziente, respizient, respiziente, la guardia di finanza austriaca, deriva dal tedesco Respizient, relatore.  Lòt. Che sarebbe l/32 di libbra austriaca equivalente a Kg. 0,0175, deriva dal tedesco Lot, lotto, mezz’oncia, piccola misura.

Pausàl è tutto ciò che serve in carta, candele, penne, ecc. in un ufficio e deriva dal tedesco Pauschale che sarebbe la somma concordata, l’indennizzo complessivo, il prezzo complessivo o globale o forfettario, pauschal in blocco, in massa, forfettario. Ancora molto usato è sbanzega, sbanzica, sbanziga, sbonzica, svanzega, svanzica, svanzic, svanziga, svanzigher tanti modi per dire la moneta austriaca d’argento, pezzo da 20, che deriva dal tedesco Zwanziger… (continua)

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