Sinner vince l’ATP Halle

Sinner è il re di Halle: il südtirolese batte Hurkacz con un doppio 7-6 e conquista il primo titolo in carriera sull’erba. Una conduzione del match ineccepibile quella che Jannik ha offerto a se stesso e al pubblico che, dopo aver superato l’ostico tedesco Struff in tre set. 6-2, 6-7, 7-6 e poi il cinese Zhang Zhizhen in due set, 6-4, 7-6, ha guadagnato il titolo contro il polacco Hurkacz battendolo in due set, 7-6, 7-6. Questa vittoria rappresenta il suo primo titolo sull’erba. Sinner è stato magnifico durante il torneo, dimostrando ancora una volta il suo innato talento nel tennis, ovviamente perfezionato dall’impegno che ha conseguito negli anni.
Che dire? Non sorprende perché ormai la tenacia mescolata al gioco gaio di Jannik ci ha abituati a non stupirci e a dirigere la nostra eccitazione verso traguardi ambiziosi. Vero che essere il numero 1 è già una enorme soddisfazione per gli amanti del tennis ma poi è il mantenere alto il livello e gestire la graduatoria a trascinare l’entusiasmo oltre la siepe ove, parafrasando il poeta, si possono immaginare gli sterminati risultati al di là di quella… adesso ci sarà Wimbledon e poi anche le Olimpiadi.
Quella di Halle è stata una cronaca in progress. Dopo aver battuto al primo turno in tre set l’olandese Tallon Griekspoor, il südtirolese ha sconfitto agli ottavi di finale l’ungherese Fabian Marozsan, numero 46 del mondo. E poi via come abbiamo visto ai quarti, alle semifinali e, ieri, alla finale. Le emozioni di certo non sono mancate nel lungo match contro l’atleta di casa. Il tedesco Struff. Una partita punteggiata dagli ace e dalle forti battute di prima, specie del tedesco, che al servizio ha affidato la sua strategia per battere il numero uno al mondo.
La tattica non ha funzionato granché nel primo set, dominato da Sinner 6 – 2 e concluso in mezz’ora. Struff è riuscito a rialzarsi nel secondo, e game dopo game, senza alcun break, i due tennisti sono finiti al tie-break, dove Sinner è apparso improvvisamente spaesato, tanto da capitolare 7 punti contro uno. Ha rischiato? Forse sì, forse no, quello che conta è che ieri Jannik ha vinto il suo primo torneo sull’erba spalancando le porte a Wimbledon. Gian vora, Jannik, und hoi di Kessl!






