StilZ Festival (1)

Lo Stilfs ha anche l’opportunità di rilanciare e promuovere la cultura, come la cultura dei festival. Il villaggio ha già molti anni di esperienza festivaliera, come il „Cabaret Festival“, che si è tenuto per la prima volta nel 1989, il festival „Xong“, che si è tenuto per la prima volta nel 1998, o lo „Stilfs vertikal“, organizzato dal 2009 in poi, che si è svolto per l’ultima volta in quattro giorni nel giugno 2011. Da allora, Stelvio è noto per la sua vivace scena artistica e festivaliera. Ora, sulla base dell’esperienza festivaliera degli anni passati, è stato sviluppato un piccolo, raffinato ma molto speciale festival sotto la direzione del curatore Manfred Schweigkofler e insieme a menti creative della popolazione, adatto a Stilfs. Lo StilZ Festival è un festival culturale multidisciplinare di tre giorni nei tipici borghi del borgo dello Stilfs, caratterizzato dalle rappresentazioni artistiche nelle linee di vita del paese – le fontane sparse e le piazzette tortuose, i fienili e i vicoli scoscesi. Con il suo scenario unico e la vista sul re Ortler, il villaggio del cluster unico funge da grande palcoscenico naturale.
Il nome della festa è breve e compatto, un omaggio al nome del paese usato dagli stessi abitanti dello Stilfs. Nel suono di casa per i residenti, nei pensieri di molti ospiti, può risvegliare ricordi gioiosi o curiosità . Nel 2024 l’attenzione si concentrerà sul tema del „patrimonio“, si tratta della domanda „Da dove veniamo?“, dell’incontro con questo patrimonio, ad esempio con esperienze traumatiche come l’incendio del villaggio nel 1862, la storia del „Korrnr“ o dello „Schwabenkinder“. Ma anche le tante belle storie che sono nate allo Stelvio e che – in una sorta di memoria collettiva – hanno ancora un effetto sulla comunità .
Il piccolo e ripido Stilfs ha una storia movimentata e ha molto da raccontare. L’estrazione mineraria, i „bambini svevi“, il „Korrnr“, il fronte di guerra, i „contrabbandieri“, il turismo, la prosperità , ma anche l’amara povertà hanno plasmato il villaggio e la sua gente. L’emigrazione e la svendita dalla patria erano ed è sempre un problema.
Gli „Stilzer“ – come si fanno chiamare, con una „z“ bellissima, evidente e facilmente udibile al posto dell’insolita e impronunciabile sequenza di lettere „fs“ – si sedettero a un tavolo, raccolsero idee e ne discussero. La storia, l’origine, il carattere e l’idiosincrasia dei residenti, ma anche le visioni del futuro, le possibilità e i desideri per il villaggio. (continua)






