von mas 12.06.2024 08:00 Uhr

La Notte dei Fuochi, un fulmine a ciel sereno

Nell’anniversario della Feuernacht, pubblichiamo oggi un estratto da „Feuernacht / La Notte dei Fuochi – La legittima difesa di un popolo“.  L’opuscolo,  curato da Roland Lang ed edito dall’Heimatbund, è ancora disponibile

Gesprengter Strommasten in der Feuernacht (Bild: Effekt Verlag).

(…)

Vista la situazione, in una riunione tenutasi a Zernez in Svizzera il 1 giugno 1961, il BAS deliberò di mettere in atto il grande colpo della Notte dei Fuochi, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sull’insostenibilità della situazione.

Il momento prescelto fu quello della festività del Sacro Cuore di Gesù, la notte dall’11 al 12 giugno 1961. Durante questa notte si accendono molti fuochi in memoria delle lotte per la libertà del 1796/97 e del 1809, e c’è molta gente in circolazione. Così gli attentatori del BAS non diedero nell’occhio mentre armavano di cariche esplosive, azionate con spolette a tempo, decine di tralicci dell’alta tensione sparsi in tutto il territorio provinciale

Come si evince dagli elenchi degli arrestati compilati successivamente, gli attentatori sudtirolesi non erano degli ideologi sobillati o dei pazzi: generalmente si trattava di contadini, artigiani e commercianti di sentimenti cristiani, che sapevano il fatto loro ma che, per disperazione, non vedevano nessun’altra via d’uscita per impedire la privazione dei diritti e l’annientamento del loro gruppo etnico.

I nordtirolesi che presero parte alle operazioni della Notte dei Fuochi erano per lo più di estrazione borghese, in parte accademici. Alcuni di essi arrivarono in Sudtirolo nascosti fra i partecipanti alla gita culturale “Pro Arte et Musica” organizzata da Günther Andergassen, compositore e professore di musica di Innsbruck. Verso sera, durante il viaggio di rientro, l’autobus si fermò a Bolzano e mentre i normali gitanti si sparsero per le vie della città, gli attentatori fissarono le cariche esplosive ai tralicci loro assegnati.

Poco dopo mezzanotte, l’intera zona attorno alla conca di Bolzano tremò per quasi due ore a causa delle violente esplosioni che all’improvviso illuminarono la notte, per poi gettare la città nel buio. Le finestre andarono in frantumi, molti abitanti spinti dal panico si precipitarono in strada. E la stessa cosa in tutta la provincia…

Franz Widmann: „Es stand nicht gut um Südtirol“, Bolzano 1998, pag. 561

 

 

Durante la notte del Sacro Cuore furono fatti saltare in aria 40 tralicci delle linee ad alta tensione; 37 furono totalmente distrutti, gli altri 3 vennero danneggiati.

L’enorme risonanza della Notte dei Fuochi e degli altri attentati dei giorni successivi catapultò l’irrisolta questione sudtirolese al centro dell’attenzione internazionale.

Il giorno successivo il cantoniere Giovanni Postal perse tragicamente la vita mentre tentava di disinnescare una carica inesplosa nei pressi della chiusa di Salorno.

 

 

Le ripercussioni della Notte dei Fuochi

La Notte dei Fuochi provocò una serie di eventi: venne immediatamente trasferito nella nostra provincia un enorme numero di carabinieri, poliziotti e militari, che furono alloggiati in campi militari, caserme e alberghi requisiti. All’inizio erano circa 15.000, ma dai rapporti dei media il loro numero pare sia arrivato a 45.000 uomini.

Roma reagì agli attentati con incredibile durezza, con il terrore e con la tortura: il mondo intero guardava sconvolto al Sudtirolo. Parallelamente alle misure repressive, Roma propose alla Südtiroler Volkspartei (il partito popolare sudtirolese) la trattativa diretta sull’autonomia.

La Notte dei Fuochi fermò la legge sulla revoca della cittadinanza, che rappresentava un vero attentato contro il gruppo etnico tedesco e ladino, e costrinse il Governo italiano a cercare una soluzione politica con la SVP. Ma il prezzo che numerosi combattenti per la libertà dovettero pagare fu altissimo e terribile: tortura, morte, umiliazione, come sarebbe stato impossibile immaginare nella civile Mitteleuropa dopo l’epoca di Hitler e Mussolini

  • Foto: SHB
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